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Spaccio di droga, il tribunale di sorveglianza rimette in libertà una donna di Scalea

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  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 2 min
Scalea, spaccio di droga: il tribunale di sorveglianza mette in libertà una donna


In libertà una donna Scalea indagata per vari reati di spaccio di droga: il Tribunale di sorveglianza accoglie l'istanza del penalista Antonio Crusco

26 novembre 2025


Il Tribunale di sorveglianza di Catanzaro ha disposto la scarcerazione immediata di D.I.L., una donna di Scalea coinvolta in un articolato procedimento giudiziario legato allo spaccio di droga nell’Alto Tirreno cosentino. La decisione arriva a seguito dell’istanza presentata dal penalista Antonio Crusco, che ne cura la difesa.



Un percorso giudiziario complesso e numerose contestazioni

La vicenda trae origine da una lunga attività investigativa condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Scalea, che aveva individuato la donna e il convivente C.B. come presunti protagonisti di una rete locale di cessione di eroina e cocaina. L’indagine, avviata da una segnalazione confidenziale, si era sviluppata attraverso pedinamenti, osservazioni mirate, appostamenti e intercettazioni telefoniche e ambientali.

Secondo quanto emerso dagli atti, gli investigatori avrebbero registrato un costante via vai di presunti acquirenti presso l’appartamento della coppia, situato in un residence di via Lauro. Da un locale adiacente, dotato di attrezzatura per la videoregistrazione, i militari avrebbero documentato numerosi episodi di presunta cessione di droga.

La Procura della Repubblica di Paola aveva quindi formulato oltre cinque capi d’imputazione a carico dei due indagati. Per la donna, inoltre, il quadro risultava aggravato da precedenti specifici per reati analoghi e episodi di evasione registrati negli anni 2008, 2013 e 2014.




La richiesta della difesa e la posizione del Tribunale

Dopo la traduzione nel carcere di Castrovillari, D.I.L. ha affidato la propria difesa all’avvocato Antonio Crusco, che ha presentato un’istanza finalizzata all’ottenimento di una misura alternativa. Il legale ha sostenuto l’assenza di legami attuali con ambienti criminali e ha richiamato la condotta regolare mantenuta dalla donna durante tutto il periodo detentivo.

Un elemento ritenuto particolarmente rilevante dalla difesa, anche in contrasto con la valutazione dell’equipe del carcere, che aveva espresso parere favorevole alla prosecuzione del percorso detentivo intramurario.

Crusco ha inoltre evidenziato l’esito positivo di una precedente esperienza di affidamento in prova ai servizi sociali, concessa dopo un ricorso accolto in Cassazione in relazione a una detenzione domiciliare.


Il tribunale di sorveglianza scarcera una donna di Scalea difesa dall'avvocato Antonio Crusco
L'avvocato penalista Antonio Crusco

Scarcerazione immediata dopo l’esame degli atti

Dopo aver valutato la documentazione prodotta e le argomentazioni della difesa, il Tribunale di sorveglianza di Catanzaro ha accolto integralmente l’istanza, disponendo la liberazione immediata della donna senza passaggi intermedi presso i domiciliari. D.I.L. ha così lasciato il carcere di Castrovillari, ottenendo nuovamente la libertà.


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