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Praia a Mare, nasce il "Patto elettorale", nelle urne anche il rilancio dell’ospedale

  • Immagine del redattore: miocomune.tv
    miocomune.tv
  • 6 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Associazione civica e sindaco chiedono impegni concreti ai candidati regionali: «Non servono slogan, ma atti e risorse certe», per l'ospedale di Praia a Mare la proposta di un "patto elettorale"


Cittadini e associazioni per il Patto elettorale sull’ospedale di Praia a Mare


6 settembre 2025


In Calabria, la campagna elettorale regionale si accende anche intorno al destino dell’ospedale di Praia a Mare, presidio sanitario che da anni vive tra chiusure, ricorsi e promesse politiche.

L’associazione civica “Praia come ti vorrei” ha lanciato un’iniziativa forte: un Patto elettorale per l’ospedale di Praia a Mare, da sottoscrivere da parte di tutti i candidati alla presidenza e al consiglio regionale. Lo slogan scelto è chiaro: “Il voto deve contare davvero”.





I punti del Patto elettorale per l’ospedale di Praia a Mare

Il documento individua cinque impegni fondamentali:

  • riconoscimento formale del presidio nel Piano Sanitario Regionale;

  • mantenimento di un pronto soccorso H24 con personale adeguato;

  • ripristino e potenziamento dei reparti essenziali (medicina, chirurgia, ortopedia, cardiologia, radiologia e laboratorio analisi);

  • stanziamento certo di fondi e personale con tempi definiti;

  • trasparenza con report pubblici ogni sei mesi e poi annuali.

Parallelamente, le realtà civiche e i cittadini si impegnano a vigilare, mantenendo alta l’attenzione mediatica e sociale. «Vogliamo sapere chi sceglie di stare davvero dalla parte della salute», spiegano dall’associazione.





L’intervento del sindaco De Lorenzo

Sull’ospedale, ieri, è intervenuto anche il sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, che ha chiesto concretezza: «Non si tratta di un intervento politico, ma istituzionale. L’obiettivo è ribadire che il percorso avviato non può diventare terreno di opportunismi elettorali».

Il primo cittadino ha ricordato i progressi più recenti: dal decreto del 2023 che ha reinserito la struttura nella rete dell’emergenza-urgenza, fino all’atto aziendale approvato il 19 agosto, che prevede pronto soccorso h24, reparti di medicina e chirurgia, diagnostica, laboratorio analisi e gastroenterologia.








Il nodo delle risorse economiche

Restano tuttavia problemi aperti, a partire dal ricorso al TAR. Il vero banco di prova, avverte il sindaco, sarà quello finanziario: «Senza risorse certe il progetto rimane sulla carta. Solo per una sala operatoria servono 1,5 milioni di euro. La Regione deve stanziare fondi specifici a bilancio».

Infine, un appello alla responsabilità politica: «Chi parla di ospedale lo faccia con documenti e numeri, non con slogan. Questo risultato non è di un sindaco, ma di un intero territorio che da anni difende il diritto alla salute».





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