Tortora "zona rossa”: pronti a ricorrere al Tar contro l'ordinanza
Predisposto il ricorso contro la Regione Calabria. L'ordinanza istituisce la zona rossa fino a fine mese
TORTORA – 22 apr. 21 - La Giunta comunale del comune di Tortora ha autorizzato il sindaco Antonio Iorio a costituirsi in giudizio, davanti al tribunale amministrativo regionale per la calabria, contro l'ordinanza del presidente della Giunta regionale, Spirlì, che ha istituito nel comune, fino al 30 aprile, la “zona rossa”. Situazione, come avevamo anticipato, contestata dall'amministrazione, ma anche da numerosi cittadini e commercianti. Si chiede l'annullamento dell'ordinanza regionale dello scorso 19 aprile perchè si ritiene che sia stata prodotta “sulla scorta di dati erronei assunti”. Secondo la giunta di Tortora, inoltre, “l'ordinanza presidenziale propone gravi vizi di illegittimità che espongono la collettività tortorese ad ulteriori, quanto ingiustificati, sacrifici, con gravissimi riflessi negativi sull'economia”. Inoltre si fa presente che “la situazione epidemiologica locale non giustifica, in alcun modo, l'adozione del provvedimento ordinatorio, tenuto conto che le attuali percentuali di casi acclarati rientrano nella media regionale ed ogni diverso assunto si fonda su immotivati presupposti”.
La Giunta evidenzia anche “potenziali inerzie o ritardi nelle fasi di lavorazione dei tamponi molecolari, certamente non imputabili all'ente”. Tali situazioni sarebbero alla base di “fuorvianti deduzioni” che hanno generato il provvedimento del presidente facente funzioni della Regione Calabria. “L'adozione dell'ordinanza regionale – si legge – ha generato un preoccupante clima destabilizzante in un contesto sociale già estremamente provato dalle ripercussioni dell'epidemia sulla precaria economia locale”. Nella delibera si evidenzia ancora che “inspiegabilmente l'ordinanza viene adottata all'indomani di una situazione di casi Covid acclarati in ambito comunale, decrescenti e pari a 60 casi al 18 aprile, rispetto al picco negativo conseguito in data 12 aprile con89 casi accertati”.
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