Scalea dichiara guerra all’abbandono dei rifiuti: ecco come funziona la task force comunale
- miocomune.tv
- 28 giu
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Istituita l’Unità di Progetto ambientale a Scalea: controlli notturni, sanzioni, rimozione cassonetti e foto-trappole per contrastare un fenomeno diventato emergenza, l'abbandono di rifiuti

Scalea, 28 giugno 2025 – Inizia una nuova stagione nella gestione dell’ambiente urbano per il controllo del giusto conferimento dei rifiuti: il sindaco di Scalea, Mario Russo, ha firmato un Decreto del 26 giugno 2025 che istituisce ufficialmente una Unità di Progetto intersettoriale per la tutela ambientale, operativa dal 1° luglio al 30 settembre 2025. Un'azione concreta, urgente e articolata per fronteggiare il crescente fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, che negli ultimi anni ha assunto caratteri di vera e propria emergenza.
Emergenza ambientale: le cause della crisi
Il Comune denuncia “una situazione ad elevata criticità” dovuta a un ciclo di raccolta non perfezionato nel tempo, con gravi disfunzioni nei servizi di igiene urbana, gestiti da una ditta esterna. Le microdiscariche si moltiplicano, soprattutto nelle periferie e nella zona industriale, spesso oggetto di incendi dolosi notturni. A peggiorare il quadro, l’utilizzo diffuso e illecito di sacchi neri non consentiti, anche da parte di utenze domestiche e commerciali regolarmente registrate.
Con l’arrivo dell’estate e il consueto aumento di presenze legato alle seconde case e al turismo balneare, la situazione rischia di degenerare, compromettendo il decoro urbano e la salute pubblica.
Una task force intersettoriale: chi ne fa parte
A capo dell’Unità ambientale di progetto c’è l’architetto Pierpaolo Barbarello, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale. Il team è composto dal personale tecnico comunale e da cinque agenti della Polizia Locale (Vito Di Serio, Massimiliano De Biase, Giuseppe Cirimele, Antonio Laregina e Giovanni Oliva), impegnati in un servizio ispettivo dedicato, finanziato con i proventi delle sanzioni al Codice della Strada.
Controlli a tappeto e nuove regole
Il piano d’azione è dettagliato e punta a risultati immediati. Le azioni previste includono:
Monitoraggio notturno del territorio per individuare abbandoni e discariche abusive;
Eliminazione dei cassonetti stradali, spesso origine di microdiscariche e incendi;
Sanzioni severe per chi utilizza sacchi neri o non rispetta il calendario della raccolta;
Controllo degli ingombranti abbandonati e verifica dei ritiri da parte dell’appaltatore;
Ispezioni alle grandi utenze e agli esercizi commerciali sul corretto smaltimento;
Verifica costante dell’operato dell’azienda appaltatrice, con attenzione a:
spazzamento;
pulizia dei cestini;
raccolta differenziata e ingombranti;
isole ecologiche e dotazione di mezzi;
personale impiegato e turnazione.
Videosorveglianza e fototrappole
Uno dei punti chiave del piano è l’installazione di un sistema di videosorveglianza e fototrappole nei punti sensibili. Saranno collocate anche in zone prive di infrastrutture, proprio per contrastare l’attività illecita di ignoti che abbandonano rifiuti, spesso nelle ore notturne.
Linea dura: arresti e confische per i trasgressori
L’amministrazione comunale fa sapere che si farà ricorso a tutte le sanzioni previste dalla legge, fino all’arresto in flagranza di reato e alla confisca dei mezzi utilizzati per lo smaltimento illegale dei rifiuti, come previsto dalle recenti norme nazionali (Legge 137/2024, Legge 689/81, D. Lgs. 152/2006).
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