San Nicola Arcella, il sindaco Madeo in consiglio comunale pronto a lasciare: "Stanco, ma serve unità per il bene del paese"
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In consiglio comunale, il primo cittadino di San Nicola Arcella, Madeo, apre alla possibilità di un passo indietro, nell'intervento dei giorni scorsi si legge amarezza, e poi l'invito all’unità e alla trasparenza

San Nicola Arcella, 18 luglio 2025 - Parole che pesano, quelle pronunciate lo scorso 10 luglio in consiglio comunale dal sindaco Eugenio Madeo, una analisi dell'assemblea dei giorni scorsi, alla luce dell'intimidazione subita. “Ho chiesto al gruppo consiliare di poter concludere la mia esperienza”, ha detto il primo cittadino, lasciando intravedere il peso della responsabilità amministrativa e il logorio di una stagione politica complessa.
Il suo intervento, carico di riflessioni, ha toccato corde profonde nella comunità di San Nicola Arcella, e non solo. “C’è un problema di stanchezza – ha ammesso Madeo – c’è un problema”. Il sindaco ha poi rimarcato la necessità di ritrovare uno spirito unitario, andando oltre le divisioni personali o strumentali: “Questa comunità ha bisogno di un confronto reale sulle cose da fare, non su altro che appartiene ad altre sfere, non alla politica”.
Politica, regole e legalità: l’idea di amministrazione secondo Madeo
Uno dei passaggi più incisivi del suo intervento ha riguardato il concetto di legalità e rispetto delle regole, una linea di demarcazione netta tra la politica come servizio e la pretesa clientelare. “Preferisco un cittadino che non mi ha votato ma rispetta le regole – ha detto –, a uno che pretende privilegi solo perché mi ha dato il voto. Le regole valgono per tutti”.
Un messaggio rivolto a tutta la classe politica locale: “I confronti devono avvenire alla luce del sole. Non devono esistere trattative segrete, tutto deve maturare nella piena consapevolezza della comunità. Accordi che non trovano riscontro nella volontà reale dei cittadini non servono a nulla”.
Un clima difficile e segnali che pesano
Il contesto in cui si inserisce questo passaggio politico non è dei più semplici. Solo poche ore dopo il consiglio, un episodio grave ha colpito direttamente il sindaco: l’automobile di Madeo è andata distrutta in un incendio di probabile natura dolosa. Le immagini sono state pubblicate dallo stesso primo cittadino, senza commenti, ma con un tono inequivocabilmente amaro.
Le indagini sono ora in mano ai carabinieri. Tuttavia, la coincidenza temporale con le riflessioni espresse in consiglio comunale apre a una lettura che va oltre la mera cronaca. Si riapre il tema, purtroppo attuale, delle intimidazioni agli amministratori locali.

Solidarietà e vicinanza istituzionale
L’accaduto ha scosso l’intera comunità politica calabrese. Tra i primi a esprimere solidarietà, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha definito l’atto “una vile intimidazione”, aggiungendo che “la Calabria onesta non indietreggerà di un millimetro”.
Anche il presidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta, Pietro Molinaro, ha voluto manifestare vicinanza: “Impossibile non chiedersi il perché di tanta cattiveria. Si colpisce chi rappresenta lo Stato e lavora per dare risposte ai territori”.
Un futuro incerto, ma una visione chiara
Mentre le indagini faranno il loro corso, resta forte il messaggio lanciato da Madeo nel cuore dell’assise cittadina. La politica – ha ribadito – deve essere un luogo di confronto, di trasparenza e responsabilità, non una palestra per scontri personali o interessi occulti.
Con le sue parole, il sindaco ha aperto un bivio politico, ma ha anche lanciato una sfida alla comunità: scegliere tra le divisioni sterili o un passo condiviso verso il futuro. San Nicola Arcella, soprattutto nel pieno della stagione turistica, ha bisogno di risposte e stabilità.
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