Catanzaro, Molinaro: “Dulbecco indaghi al suo interno sulle presunte truffe”
- miocomune.tv
- 16 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Il Presidente della Commissione regionale anti-‘ndrangheta, Molinaro, interviene sull’inchiesta alla Dulbecco di Catanzaro: “Non si può delegare solo alla magistratura il contrasto all’illegalità”
Catanzaro, 16 luglio 2025 – Molinaro: “Almeno ora, dopo l’intervento della Magistratura, l’azienda Dulbecco avvii un’indagine interna per comprendere cosa è avvenuto”. Con queste parole il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, la corruzione e l’illegalità diffusa, Pietro Molinaro, interviene con fermezza sull’inchiesta Dulbecco Catanzaro, che coinvolge 14 indagati tra medici, infermieri, dirigenti e funzionari dell’Azienda ospedaliera universitaria.
Molinaro evidenzia come “sia del tutto evidente che gli attuali meccanismi di controllo interni sui sistemi sanitari regionali non funzionano” e chiede una reazione concreta da parte dell’Azienda: “La Direzione non può attendere passivamente l’esito giudiziario, ma deve avviare accertamenti interni”.
Secondo il presidente, l’inchiesta Dulbecco Catanzaro rischia di compromettere la fiducia dei cittadini verso la sanità pubblica, nonostante “all’interno della struttura lavorino anche professionisti di grande valore, che vanno tutelati”.
L’accusa è netta: “Non si può demandare solo alla magistratura il compito di contrastare l’illegalità. Le accuse non riguardano fatti accaduti lontano da Catanzaro, ma pratiche visibili e tracciabili. Serve un sistema di autocontrollo tempestivo ed efficace”.
Molinaro ha richiamato anche le audizioni tenute in Commissione dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) delle Aziende sanitarie calabresi, sottolineando che spesso ci si limita a “adempimenti formali”senza attuare veri controlli strutturati.
“È interesse dell’Azienda salvaguardare le risorse pubbliche e dimostrare trasparenza. Occorre fare chiarezza anche dall’interno, senza aspettare solo le sentenze dei tribunali”, conclude il presidente.
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