Incendio a San Nicola Arcella, auto del sindaco distrutta dalle fiamme: si sospetta il dolo
- miocomune.tv

- 17 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Nella notte l’auto del primo cittadino di San Nicola Arcella, Eugenio Madeo è stata avvolta da un violento incendio. Indagano i carabinieri. Succurro: “Intimidazioni da fermare”

San Nicola Arcella, 17 luglio 2025 - Una notte di fuoco e paura a San Nicola Arcella, dove l’automobile del sindaco Eugenio Madeo è stata completamente distrutta da un incendio. L’episodio è avvenuto intorno alle 4 del mattino del 17 luglio 2025. Le prime ipotesi parlano di incendio doloso, alimentato forse da liquido infiammabile.
Lo stesso primo cittadino ha diffuso sui social una foto dello scheletro dell’auto, ridotta a un ammasso di lamiere annerite, accompagnata da un breve commento: «Così è stata ridotta la mia auto. Ha preso fuoco questa notte verso le ore 04,00. Le cause? E chi lo sa!».
Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Scalea, in sinergia con i vigili del fuoco, che stanno effettuando i rilievi tecnici per risalire all’origine dell’incendio.
Nel frattempo, sono state numerosissime le attestazioni di solidarietà giunte al sindaco Madeo da parte di cittadini, amministratori locali e istituzioni. Il gesto ha riportato alla ribalta il delicato tema delle intimidazioni agli amministratori pubblici.

Calabria seconda in Italia per intimidazioni
A sottolinearlo, proprio in questi giorni, è stata la presidente di Anci Calabria e presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, che ha richiamato l’attenzione sul fenomeno:«La democrazia locale è pesantemente minacciata nella nostra terra. Lo conferma il nuovo rapporto di Avviso Pubblico: la Calabria è la seconda regione italiana per numero di intimidazioni dal 2010 al 2024, con la provincia di Cosenza in testa».
Succurro ha aggiunto: «Ribadisco l’incondizionata vicinanza dell’Anci Calabria a tutti gli amministratori locali intimiditi. Dal 2010 sono state 844 le intimidazioni rivolte a sindaci, assessori, consiglieri e dipendenti comunali. Si tratta di numeri allarmanti. La Calabria è terra di straordinaria umanità e spirito di servizio pubblico, ma paga ancora oggi il prezzo di un conflitto tra chi difende la legalità e chi si nutre dell’opacità, della paura e della rassegnazione».
Infine, l'appello: «È nostro compito spezzare questo isolamento. Servono più risorse per la sicurezza, strumenti concreti contro le mafie e una rete istituzionale coesa e attiva».
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