Cetraro, assemblea plenaria dopo il caso dell'omicidio Cataldo: si cercano intese politiche
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Cetraro, assemblea plenaria dopo il caso dell'omicidio Cataldo: si cercano intese politiche

Si cercano larghe intese politiche: si è svolta l'assemblea plenaria a Cetraro, dopo il caso dell'omicidio Cataldo


Si cercano larghe intese politiche: si è svolta l'assemblea plenaria a Cetraro, dopo il caso dell'omicidio Cataldo

CETRARO – 16 nov. 23 - A Cetraro, dopo l'omicidio del 43enne Alessandro Cataldo, avvenuto la scorsa settimana, si cerca di affrontare il problema sicurezza e legalità, si è svolta l'assemblea plenaria convocata dal sindaco Cennamo; si cercano intese politiche. Lunedì, come è noto, il sindaco Ermanno Cennamo è stato convocato dal prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, per un vertice sull'ordine e la sicurezza pubblica. Lo stesso primo cittadino di Cetraro aveva annunciato un'assemblea plenaria alla presenza dei rappresentanti delle scuole, della Chiesa, delle associazioni, partiti politici, movimenti, sindacati, e ogni cittadino che avesse voglia di reagire. Le reazioni nel centro tirrenico cosentino fortemente colpito dall'escalation di violenza e dall'ultimo omicidio sono tante.



C'è la sensazione che si possa regredire agli anni '80, un periodo buio della storia della città. Nel corso dell'assemblea plenaria di ieri sera, il sindaco Cennamo, ha fatto il punto della situazione sulla riunione per l'ordine e la sicurezza pubblica tenuta a Cosenza. Ha confermato anche ai suoi cittadini la presenza di maggiori controlli, così come anticipato. «Ci hanno garantito – aveva affermato il sindaco - che ci sarà una presenza costante, mirata. Bisognerà individuare quelle persone che vogliono far tornare indietro Cetraro». Nel corso del dibattito che si è svolto ieri sera, la complessa situazione è stata valutata anche dal punto di vista politico. I componenti del gruppo “Unità è rinascita” Ferrazzo e Piccolillo, che sostengono la maggioranza, hanno chiesto di affrontare con forza l'emergenza, “un omicidio non avveniva a Cetraro dagli anni Ottanta”, trovando un'ampia convergenza fra le forze politiche. E' necessario, insomma, unirsi. E, la stessa soluzione venne trovata proprio in quel periodo buio degli anni Ottanta in cui si arrivo ad una ampia convergenza che unì le forze dello scacchiere politico, dal Pci alla Dc.



Il consigliere di minoranza ed ex sindaco Aieta ha ribadito tale proposta di larga convergenza messa già in agenda dall'episodio di criminalità dei mesi scorsi, quando vennero esplosi colpi di arma da fuoco contro l'auto di un carabiniere. L'ipotesi di convergenza è stata sostenuta anche dal partito socialista, all'opposizione in consiglio comunale, dall'ex sindaco Angelo Aita. I gruppi di opposizione sono pronti a fornire il sostegno necessario, in alcuni casi, come ha ribadito Giuseppe Aieta, esterno alla giunta comunale, ma con un impegno di “piena fedeltà”. Nessuna furbizia, nessuna strumentalizzazione, in un momento di grave emergenza, ma una unione di intenti verso l'obiettivo comune che la politica può conseguire: ridare serenità alla popolazione amministrata. La discussione politica, per cercare uno strumento di contrasto che possa diventare efficace a fornire una risposta alla criminalità che ha alzato il tiro. Il sindaco Cennamo a conclusione dell'incontro con il prefetto aveva infatti evidenziato: “Ci sono stati tanti fenomeni che ci hanno preoccupato e hanno creato angoscia. Io credo che poi se abbiamo fiducia nello Stato, perché è bene averla, sicuramente si potranno ottenere grandi risultati. Dobbiamo condividere queste iniziative e insieme alle forze sane, alla Chiesa, alla scuola, alle associazioni, ai partiti possiamo insieme portare avanti quelle battaglie della condivisione della cultura della legalità e del rispetto delle regole. Se tutti quanti andiamo verso questa direzione io credo che sicuramente faremo un ottimo lavoro”.



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