Alcuni mezzi fermi lungo la complanare nel centro di Scalea
SCALEA - 24 feb. 22 - Continua la protesta degli autotrasportatori contro i rialzi del costo di benzina e gasolio. Sit-in e blocchi alla circolazione, che potrebbero produrre la mancanza di merce e quindi “gli scaffali vuoti”.
“Tra carburante, pedaggio autostradale e gomme, stimiamo un aumento del 30% che rende insostenibile continuare a lavorare” affermano gli autotrasportatori.
A Scalea, alcuni autotrasportatori hanno organizzato un sit - in di protesta e si sono fermati lungo la complanare alla Statale 18.
Al momento, tranne rallentamenti, non si registrano disagi per gli automobilisti, ma l'obiettivo è quello di far ritardare la consegna delle merci.
Sul posto, la polizia stradale di SCalea, i carabinieri della locale compagnia e la polizia locale.
Ieri, circa 30 autotrasportatori calabresi, aderenti all'Astra, hanno attuato un sit-pacifico nei pressi dello svincolo autostradale di Gioia Tauro per protestare contro il caro gasolio che sta mettendo in pericolo l'intero settore.
Un'analoga iniziativa, con un'altra quindicina di partecipanti, è stata organizzata anche allo svincolo di Rosarno.
In provincia di Cosenza un altro presidio di un gruppo di autocarri è presente a San Lucido sulla Strada Statale 18. anche in questo caso, la protesta si svolge in maniera pacifica, con rallentamenti per la circolazione stradale. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione imprese trasportatori calabresi (Aitic).
Altri presidi in provincia di Catanzaro sulla strada statale 280, nei pressi dello svincolo di Settingiano, nei pressi della rotatoria dell’aeroporto di Lamezia Terme.
A Vibo Valentia gli autotrasportatori sono fermi nei pressi dello svincolo autostradale di Pizzo-Angitola.