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ASP: solidarietà al medico aggredito a Corigliano Rossano e nuove misure di sicurezza negli ospedali

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  • 28 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

Rafforzata la vigilanza e uso esteso delle body cam per proteggere il personale sanitario nello spoke di Corigliano Rossano solidarietà dell'Asp


ASP Cosenza annuncia body cam e vigilanza negli ospedali per proteggere i medici

28 agosto 2025


L’Asp di Cosenza ha espresso vicinanza e solidarietà al dirigente medico vittima di un’aggressione avvenuta nello spoke di Corigliano Rossano. L’episodio, accaduto nelle ultime ore, ha generato reazioni nell’intera comunità sanitaria, già sottoposta a pressioni quotidiane per garantire assistenza ai cittadini.

Secondo quanto ricostruito, l’aggressore non si trovava in condizioni critiche: il paziente non era in codice grave. Un gesto violento dunque ancora più ingiustificabile, che ha costretto il personale a operare in un clima di forte tensione.





La posizione della Direzione dell’ASP di Cosenza

La Direzione strategica, insieme al management aziendale, ha condannato fermamente l’episodio, ringraziando il personale che ha proseguito con senso di responsabilità il proprio lavoro nonostante il clima difficile.

Il direttore generale Antonio Graziano ha dichiarato:

«Siamo vicini al nostro collega e ribadiamo che nessun professionista deve sentirsi solo. La violenza contro gli operatori sanitari è un atto vile e ingiustificabile. La nostra risposta sarà sempre ferma: più protezione, più strumenti di difesa e più attenzione alle condizioni di lavoro».

Anche il direttore sanitario Martino Rizzo ha ribadito la gravità dell’accaduto:

«Il pronto soccorso è un luogo dove si combatte contro il tempo per salvare vite. Non può diventare un teatro di aggressioni. Chi colpisce un medico o un infermiere colpisce l’intera comunità».



Body cam e vigilanza rafforzata negli ospedali

L’ASP di Cosenza ha annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza, con un utilizzo sistematico delle body cam e una maggiore presenza di vigilanza interna nelle aree più a rischio: pronto soccorso, sale d’attesa e reparti ad alta affluenza.

Le body cam, già disponibili in alcune strutture, saranno rese parte integrante del lavoro quotidiano. Questi dispositivi, oltre a fungere da deterrente contro comportamenti aggressivi, rappresentano anche uno strumento utile nelle eventuali indagini.


La necessità di un cambiamento culturale

Accanto alle misure concrete, la Direzione dell’ASP sottolinea l’importanza di un cambiamento culturale. Serve un’educazione diffusa al rispetto delle regole e del ruolo degli operatori sanitari, troppo spesso esposti a episodi di violenza verbale e fisica.

«Proteggere chi cura significa proteggere l’intera società» – conclude la nota dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.


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