Sanità Tirreno cosentino, Alfano (IdM): “Ospedale Unico, unica via per la rinascita”
- miocomune.tv
- 27 ago
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Da Scalea, il segretario provinciale di Italia del Meridione, Alfano, rilancia l'idea del progetto dell’Ospedale Unico del Tirreno cosentino come soluzione per garantire cure tempestive, moderne e dignitose

27 agosto 2025
Da Scalea Il dibattito sulla sanità del Tirreno cosentino e sull'ospedale unico torna al centro dell’attenzione politica e sociale; questa volta a rilanciare con forza la proposta è Annalisa Alfano, segretario provinciale di Italia del Meridione e assessore comunale a Scalea, che ha espresso il proprio sostegno alle parole del dottor Alfonso Truscelli, responsabile dell’Unità operativa di Gastroenterologia dell’ospedale di Praia a Mare.
“La realizzazione dell’Ospedale Unico del Tirreno cosentino rappresenta oggi l’unica strada seria, concreta e credibile per restituire dignità ed efficienza alla sanità del territorio”, ha dichiarato Alfano.
Sanità divisa, cure a rischio
L’esponente di IdM ha denunciato con decisione le criticità dell’attuale organizzazione sanitaria:
“È inaccettabile che reparti vitali vengano divisi tra più presidi — chirurgia a Paola, rianimazione a Cetraro — con il risultato di compromettere la tempestività delle cure e l’efficacia dei trattamenti”.
Alfano punta il dito contro la politica regionale e nazionale:
“La politica, tutta, senza eccezioni né alibi, deve avere il coraggio di compiere una scelta definitiva e responsabile”.
Un progetto di lungo respiro
Secondo Italia del Meridione, l’Ospedale Unico Tirreno cosentino non rappresenta solo un’opera sanitaria, ma anche un investimento di lungo periodo per il territorio.
“È il momento di un atto di coraggio e di verità: unire le forze, abbattere i campanilismi e dotare il Tirreno cosentino di una struttura moderna, tecnologicamente avanzata, capace di garantire cure sicure, tempestive ed eguali per tutti”, ha spiegato Alfano.
Sanità come diritto universale
Il segretario provinciale ha poi definito la questione come una vera e propria battaglia di civiltà:
“La sfida non è tra i comuni, ma tra chi vuole mantenere divisioni sterili e chi invece crede che il diritto alla salute debba tornare universale, reale e concreto”.
Infine, l’appello alla responsabilità condivisa:
“Questa battaglia è di tutti: dei cittadini, delle istituzioni, della stampa, del territorio. Senza l’Ospedale Unico del Tirreno il nostro territorio resterà penalizzato, condannato a un sistema sanitario frammentato e inefficace”.
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