Traversine ferroviarie a Diamante, scontro Italia Nostra–Rfi, chiesta la rimozione
- miocomune.tv

- 14 ore fa
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Traversine ferroviarie Diamante, Italia Nostra contesta Rfi e chiede la rimozione immediata del materiale ritenuto pericoloso
26 dicembre 2025
Al centro del dibattito pubblico la presenza di traversine ferroviarie dismesse accatastate nell’area della stazione di Diamante. A sollevare la problematica è Italia Nostra, sezione Alto Tirreno cosentino, informata anche da cittadini di Diamante, che segnala quattro cataste di traversine in legno impregnato collocate a ridosso delle abitazioni.
Secondo l’associazione ambientalista, la prima segnalazione risalirebbe già al mese di luglio 2025, senza che siano seguiti interventi risolutivi. Una situazione che avrebbe generato preoccupazione tra i residenti della zona, timorosi per le possibili conseguenze sulla salute e sull’ambiente.
Traversine ferroviarie Diamante e la presunta presenza di creosoto
Il nodo centrale della vicenda riguarda la natura delle traversine ferroviarie, realizzate in legno presumibilmente trattato con creosoto, sostanza classificata come pericolosa e non più utilizzabile nelle infrastrutture ferroviarie.
Italia Nostra ricorda che, in base alla decisione 2000/532/CE, le traversine ferroviarie in legno sono classificate come rifiuti pericolosi (codice CER 17.02.04 – legno contenente sostanze pericolose), con pericolosità legata all’ecotossicità. Un aspetto che renderebbe indispensabili procedure rigorose di stoccaggio e smaltimento, soprattutto in aree prossime alle abitazioni.
La replica di Rete Ferroviaria Italiana
Sulla vicenda è intervenuta Rete Ferroviaria Italiana, che in una nota ha chiarito come lo smaltimento delle traverse nella stazione di Diamante stia avvenendo nel rispetto delle disposizioni di legge.
Secondo Rfi, le traversine sostituite dopo i lavori di rinnovo dell’infrastruttura sarebbero state stoccate temporaneamente su una platea in cemento appositamente realizzata e coperte con teli impermeabili, al fine di evitare il contatto con gli agenti atmosferici. Un deposito temporaneo, finalizzato al completamento delle valutazioni tecniche, al termine delle quali il materiale verrà smaltito come rifiuto. Le operazioni, assicura Rfi, dovrebbero concludersi entro il mese di febbraio.

Traversine ferroviarie Diamante, la controreplica di Italia Nostra
La risposta di Rfi non ha però convinto Italia Nostra, che ha diffuso una controreplica contestando la ricostruzione fornita dall’azienda ferroviaria.
Secondo l’associazione, le traversine sarebbero presenti nell’area della stazione da molti mesi, forse quasi un anno, un periodo difficilmente compatibile con la definizione di deposito temporaneo. Inoltre, le cataste non risulterebbero poggiare su una platea in cemento ma direttamente sulla ghiaia. Una di esse sarebbe completamente scoperta, mentre un’altra protetta da un telo lacerato e inefficace, secondo gli ambientalisti.
Italia Nostra richiama anche un precedente analogo, già denunciato il 3 aprile 2023, conclusosi allora con la rimozione del materiale. «Dobbiamo constatare – afferma l’associazione – che su materiali pericolosi per la salute umana non viene esercitato un controllo sufficientemente attento».
L’appello finale: rimozione immediata e verifiche ambientali
Da qui la richiesta di rimozione immediata delle traversine, senza attendere i tempi indicati da Rfi, e l’appello alle autorità competenti. Italia Nostra sollecita verifiche urgenti da parte di Arpacal e del Comune di Diamante, affinché vengano valutati eventuali rischi per l’ambiente e la salute pubblica.
Una vicenda che continua ad alimentare il confronto tra associazioni ambientaliste e gestori dell’infrastruttura ferroviaria, con al centro il tema della sicurezza ambientale e della tutela dei cittadini.
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