Statale 18 da decongestionare e metro leggera di superficie: interviene Ghionna
La Statale 18 da decongestionare e ammodernare e la linea ferroviaria da utilizzare come metro leggera di superficie per collegare i paesi del Tirreno. L'intervento di Ghionna presidente dell'ordine degli ingegneri
SCALEA - 1 set. 23 - “Prendiamo atto con favore delle intenzioni manifestate dall’attuale Governo di avviare una stagione di massicci finanziamenti sulle infrastrutture calabresi. Non possiamo perdere questo momento florido per gli investimenti senza provare a ridisegnare e migliorare le infrastrutture viarie costiere della provincia”. Marco Saverio Ghionna, presidente dell'ordine ingegneri della provincia di Cosenza solleva la questione legata alla viabilità. Spina nel fianco delle località costiere tirreniche, ma anche joniche. “Mentre sulla 106, ormai da tempo ed a giusta ragione, si sono accesi i riflettori, non bisognerà abbassare la guardia fin quando questa importantissima arteria non sia stata messa completamente in sicurezza – afferma Ghionna - sulla statale 18 tirrenica è giunto il momento di pensare ad un intervento sostanziale e preciso per rendere l’infrastruttura innanzitutto più sicura, ma anche turisticamente più funzionale.
La statale tirrenica, nel tratto che va da Amantea a Tortora, oltre che paesaggisticamente rilevante, consta di un numero di viadotti e svincoli che hanno necessità di essere monitorati ed adeguati magari anche esaltandone la vocazione turistica”. Da tempo si sostiene che non può più essere considerata una strada “ a scorrimento veloce”, come si diceva un tempo. È ormai un'arteria che unisce i vari centri, un po' come se si trattasse di una grande città. “Il tema dell'ammodernamento delle due arterie costiere della provincia di Cosenza – afferma Ghionna - deve necessariamente diventare un tema di attenzione della politica regionale e nazionale che dovrà coinvolgere tutte le parti sociali, professionali, imprenditoriali e pubbliche ad ampio raggio. L'intervento del Senatore Fausto Orsomarso sulla necessità di intervenire seriamente e mediante interessamento governativo sulle due infrastrutture di viabilità, rappresenta una notizia che ci fa ben sperare, se proiettata verso una progettualità di sistema e non già di singoli interessi ed interventi locali.
Sarebbe anche il tempo di pensare all'uso del tracciato ferroviario e delle stazioni del tratto tirrenico oltreché a fini turistici, anche per decongestionare il traffico stradale notturno dei giovani sulla Ss18, mediante sistemi navetta su ferro frequenti. Un investimento anche in termini di sicurezza”. E Ghionna riapre un tema già “cotto”, quello della cosiddetta metro di superficie. “Se le risorse oggi possono non essere un problema – afferma con certezza - si tratta solo di mettere in campo progettualità sostenibili. A tal fine sarebbe utile avviare subito una interlocuzione con Anas per un confronto sul monitoraggio che la società effettua sui viadotti che attraversano un’arteria che, soprattutto nei mesi estivi, è ad alto traffico”.