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Situazione finanziaria del comune: interviene "Per Scalea" con Paravati

Conti pubblici e situazione finanziaria il comune "non la dice tutta"; il gruppo "Per Scalea” con Angelo Paravati attacca la maggioranza


Conti pubblici, il comune "non la dice tutta"; il gruppo "Per Scalea” con Angelo Paravati attacca la maggioranza


SCALEA – 18 gen. 24 - “Sui conti pubblici l'amministrazione non la dice tutta”; è il gruppo di minoranza “Per Scalea” con il capogruppo Angelo Paravati ad attaccare la maggioranza sulla situazione finanziaria del comune. Nei giorni scorsi, come è noto, l'assessore Luigi Russo aveva fatto il punto, mostrando anche un velato ottimismo sui numeri. Non è così, invece per il gruppo di opposizione che sostiene: “Abbiamo letto nei giorni scorsi un post del Comune di Scalea in cui l'amministrazione tesse le proprie lodi per l'andamento economico finanziario dell'ente, con particolare riferimento alla riduzione del disavanzo, all'aumento della liquidità di cassa ed all'aumento delle entrate per taluni servizi come i parcheggi a pagamento ed il servizio idrico. In realtà- scrive Per Scalea - ancora una volta, si tratta di comunicazione parziale, fuorviante e palesemente contraddetta dalla realtà.

L'amministrazione non riferisce che nei risultati sciorinati incide in maniera consistente e quasi totalizzante il fondo assegnato dal ministero dell'Interno, dipartimento affari interni e territoriali, agli enti in disavanzo di amministrazione al 2019, per un importo erogato in favore del comune di Scalea pari a 5.499,334 di euro, pagato in data 08 dicembre 2021, una somma che, a ben vedere, è legata a vicende del passato e non a meriti o azioni degli amministratori attuali, né ad un miglioramento strutturale dei nostri conti. L'amministrazione – prosegue nell'analisi il gruppo di Per Scalea - non riferisce che nella riduzione del disavanzo incidono, per il resto, i tanti pensionamenti di dipendenti comunali registrati in questi anni e non rimpiazzati da nuove assunzioni. L'amministrazione non riferisce che, in ogni caso, gli equilibri di bilancio continuano ancora a reggersi sul conteggio di supposti crediti esigibili, i cosiddetti residui attivi, nonostante questa opposizione abbia dimostrato in consiglio che molti di quei crediti sono oramai del tutto inesigibili e che in alcuni casi gli stessi debitori non esistono più.

Insomma – afferma il gruppo di Paravati - se, al netto delle verifiche sui residui attivi, qualche miglioramento nei conti c'è stato non è certo per meriti o azioni specifiche degli amministratori, ma per fattori esterni che si sono determinati a prescindere dalla loro azione. Quello che invece i nostri amministratori possono rivendicare come farina del proprio sacco sono i continui aumenti delle imposte, non ultimo l'aumento spropositato dei costi del parcheggio pubblico: 1,50 euro anche per una breve sosta, magari per prendere un caffè che costa un euro. E qui – conclude la nota - qualche domanda sorge spontanea: se davvero hanno recuperato tanta ricchezza, se davvero i miglioramenti dei conti sono strutturali e non dovuti ai pensionamenti o ad una elargizione una tantum del Governo, perché questi ulteriori aumenti di imposte? Perché non si investe nei servizi essenziali? Perché non si trova un modo per ravvivare la vita sociale oltre il mese di agosto?”


 
 

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