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Scalea, ricoverato in ospedale a Paola: collana d'oro e documenti "smarriti", la denuncia

Un uomo ha voluto rendere nota la storia affinché possa servire a cambiare il sistema

L'ospedale di Paola


SCALEA – 16 dic. 22 - Soccorso in ambulanza per una caduta, trasportato all'ospedale di Paola, non si trova più la sua collana d'oro, che indossava al momento dell'infortunio. E' quanto accaduto ad un uomo P.G.Z., 72 anni, residente nel vicentino, ma, domiciliato a Scalea, nel periodo in cui sono avvenuti i fatti. Quanto successo, nei mesi scorsi, è stato regolarmente denunciato ai carabinieri di Scalea che, probabilmente, hanno avviato una indagine. Non ci sono dubbi sul fatto che l'uomo, al di là del valore materiale di quella catenina d'oro, intenda sollevare la questione generale, per il valore affettivo del bene, che recava incisa la data di nascita della figlia, e perchè non è giusto che in un momento di estrema necessità si possa in qualche modo approfittare della debolezza della persona soccorsa, se dovesse essere confermata la tesi della presunta sottrazione. I fatti, si riferiscono ad una caduta accidentale dell'uomo, trasportato d'urgenza con ambulanza al pronto soccorso di Paola, dove, per la cronaca, è stata diagnosticata una frattura multipla costale. Il paziente, che è anche cardiopatico, porta al collo anche una pennetta usb, all'interno della quale sono contenute, in formato digitale, tutte le informazioni necessarie in caso di soccorso o in caso di perdita dei sensi.



Al momento dell'infortunio, come sempre, da anni, al collo indossava anche la collana d'oro, un oggetto dal grande valore affettivo. Nel corso dell'intervento, all'uomo, sono stati somministrati farmaci antidolorifici che, in qualche modo, hanno anche provocato uno stato di confusione. E, prima di effettuare gli esami diagnostici in radiologia, come è di prassi, è stato necessario togliere gli oggetti metallici al collo del paziente: la catenina e la penna usb che, secondo quanto racconta il paziente, è stata presa in consegna dal personale presente, i parenti, ancor più con le restrizioni Covid, non sono ammessi all'interno delle sale. Il paziente racconta, però, di aver riferito al personale di consegnare la catenina d'oro e la penna usb alla figlia, presente in sala d'attesa. Concluse le cure mediche, il 72enne, dialogando con la figlia, ha appreso con sommo stupore che a quest'ultima era stata consegnata soltanto la pennetta informatica e della collana d'oro, invece, non c'era traccia.



Non ci sono dubbi sul fatto che l'uomo avesse al collo l'oggetto, che indossa sempre, dal giorno della nascita della figlia. Per la cronaca sono stati smarriti anche il codice fiscale e la carta d'identità, per come risulta in una prima denuncia effettuata dalla figlia. Quanto accaduto è al vaglio dei carabinieri della compagnia di Scalea, successivamente al periodo di ricovero. Ma l'intento del 72enne è quello di rendere nota la storia in modo che possa essere utile a cambiare, forse, il sistema, a fare in modo che tali vicende non accadano più. Ovviamente le indagini dei carabinieri andranno in tutte le direzioni, non escludendo alcuna pista.



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