Scalea, "Re nudo", Russo da oggi è ai domiciliari
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Scalea, "Re nudo", Russo da oggi è ai domiciliari

Aggiornamento: 15 mag 2021

Ridimensionata la misura cautelare per il principale indagato dell'inchiesta denominata "Re nudo"


SCALEA – 14 mag. 21 – Inchiesta “Re nudo”, il principale indagato, Mario Russo, è da oggi destinatario di un'ordinanza del tribunale di Catanzaro che lo pone agli arresti domiciliari. Il tribunale del Riesame di Catanzaro, presidente Cappai, ha depositato l'ordinanza di accoglimento dell'appello cautelare proposto dall'ex sindaco di Scalea, Mario Russo, in questo caso come è noto, indagato in qualità di medico legale e presidente della commissione per l'accertamento dell'invalidità e dell'handicap di Diamante.



E' stata accolta la tesi degli avvocati difensori, Vincenzo Belvedere, del foro di Cosenza, e Giuseppe Bruno, del foro di Paola, che hanno chiesto un ridimensionamento della misura. Trascorrerà il periodo degli arresti domiciliari nell'abitazione del figlio.

Scrive il presidente Cappai: “Il, pur tuttora esistente, pericolo di reiterazione del reato si presta ad essere adeguatamente contenuto con la misura meno afflittiva, rispetto a quella in atto” per la scelta dell'indagato di trascorrere il periodo dei domiciliari a Roma, nell'abitazione del figlio. Quindi, secondo il Tribunale del riesame: “In un contesto territoriale diverso e ben distante rispetto a quello ove sono avvenute le condotte per le quali Russo è attualmente cautelato”. Secondo il presidente Cappai, la distanza tra i luoghi dove “sono state commesse le condotte delittuose” e il luogo dove trascorrerà il periodo degli arresti domiciliari, “rende difficilmente ipotizzabile che l'appellante possa mettersi in contatto con taluno dei numerosi soggetti che hanno beneficiato delle condotte illecite a lui ascrivibili”. All'indagato è stato permesso di raggiungere l'abitazione con mezzi propri. La misura degli arresti era stata decisa dal Tribunale di Paola, lo scorso 16 dicembre, perchè si riteneva, così si legge agli atti, che fosse “l'unica cautelare proporzionata all'entità della vicenda delittuosa ed idonea a salvaguardare le esigenze cautelari; misura, questa, nel caso di specie concretamente applicabile”. L'indagine “Re nudo” dei carabinieri della compagnia di Scalea, coordinata dalla Procura di Paola, individua tre aree su cui sarebbero basate le contestazioni ai personaggi coinvolti: i reati commessi nell’ambito della commissione per l’accertamento dell’invalidità e dell'handicap di Diamante; i reati commessi nell’ambito dell’attività di medico certificatore per il rinnovo delle patenti di guida dell’Asp di Scalea e gli illeciti in materia di visite necroscopiche.



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