Scalea, pestaggio in centro: il video che fa scalpore
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Scalea, pestaggio in centro: il video che fa scalpore

Aggiornamento: 31 gen 2023

Un pestaggio avvenuto in centro a Scalea, il filmato è diventato virale. Intervengono il sindaco Perrotta e la vice Alfano



SCALEA – 31 gen. 23 - *aggiornamento Un altro grave fatto aleggia sulla cittadina, in questi ultimi giorni, al centro di fatti di cronaca che coinvolgono l'intera popolazione, e non solo. L'ultimo grave episodio che ha già fatto il giro della nazione, ieri è stato commentato anche su RaiDue durante la trasmissione in diretta “Ore 14.00”. Il pestaggio in pieno centro, nell'isola pedonale piazza Caloprese, di un uomo, che dovrebbe avere poco più di quarant'anni. Un gruppo di giovani che si accanisce sulla persona stesa a terra con pugni, calci che raggiungono anche il viso. Uno spaccato della cittadina che diventa ancora più tragico se si pensa che i “picchiatori” sono almeno cinque minorenni. La fase delle indagini è scattata non appena il video girato da un ignoto cittadino ha iniziato a fare il giro dei social. I fatti si riferirebbero ad alcuni giorni fa. Il video è diventato, come si suol dire, virale. Le indagini, invece, sembrano camminare su binari scivolosi. Innanzitutto perchè i soggetti coinvolti sono minori, sarebbero stati anche identificati; ma, anche perchè la vittima del pestaggio, non ancora identificata con certezza, potrebbe essere un uomo di Scalea con qualche problema. In questo caso, per raggiungere gli obiettivi “punitivi”, dovrebbero essere necessarie le denunce ed altri elementi.



Se questa parte della vicenda appare spigolosa, lo è altrettanto il dibattito che si è aperto. In un “tranquillo” paesino che in questo periodo, si e no, arriva a diecimila anime, assistere in pochi giorni ad una serie di atti criminali, alimenta la polemica che necessariamente investe una serie di settori. I cinque individuati, al momento rischiano una denuncia a piede libero. Il “Punto luce”, coordinato da Angelo Serio, approfondisce le tematiche ponendo delle questioni importanti. “Quei ragazzi, che hanno meno di 16 anni, sono sicuramente responsabili delle proprie azioni; ma tutti, come comunità e soprattutto come adulti, siamo e dobbiamo sentirci corresponsabili. Attivare e potenziare gli anticorpi sociali è il nostro dovere. Giusto denunciare, ma altrettanto doveroso chiedersi dove noi tutti sbagliamo, e trovare rimedi condivisi e perciò potenti”.


SCALEA – 29 gen. 23 – Un pestaggio in piena regola. Il filmato che, pare, si riferisce a qualche giorno fa, è ormai diventato “virale” come si dice in questi casi. Diversi giovani, quasi tutti minorenni, accerchiano una persona più adulta, lo lasciano cadere per terra in pieno centro, in piazza Caloprese, all'ingresso di un portone. Pugni calci, e ancora calci anche nel viso. Il video che circola ormai da diverse ore, pare sa già all'attenzione dei carabinieri della compagnia di Scalea che indagano. La diffusione di tali immagini avviene in un momento particolare per la città di Scalea in cui i riflettori sono accesi.

Il sindaco Giacomo Perrotta

è intervenuto in merito: “Non bisogna avere paura. Bisogna denunciare. l video che circola in queste ore mette ansia e paura. Chi è stato aggredito deve denunciare. Se dovesse avere paura lo accompagno personalmente dai carabinieri, che sono stati già informati. Coraggio”.



Il vice sindaco, Annalisa Alfano:

“In queste ore sta circolando all'impazzata su whatsapp un video che riprende un'aggressione molto violenta avvenuta qualche giorno fa da parte di un gruppo di ragazzini contro una persona, non identificabile, sull'area pedonale di Scalea.

Questo post solo per comunicare che le autorità competenti sono informate e si stanno adoperando per fare luce sulla vicenda.

Queste immagini, di una violenza inaudita da parte di coloro che sembrano essere dei minori, fanno rabbrividire e devono farci riflettere. Abbiamo, tutti indistintamente, il dovere di fare qualcosa affinché i nostri ragazzi capiscano che la violenza, in tutte le sue forme, è qualcosa da rinnegare categoricamente.

Siamo tutti direttamente coinvolti e responsabili e ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa per rendere la nostra comunità un luogo migliore.

Alle famiglie degli autori di questa aggressione sento di dire che non sono sole e che insieme possiamo fare tanto.

Da amministratore e da genitore comprendo la preoccupazione di quanti mi hanno chiamato e scritto per avere delucidazioni.

Insieme affronteremo e supereremo anche questa triste vicenda”.



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