Scalea, maltrattamenti in famiglia, condanna a 5 anni
Aggiornamento: 25 lug 2023
Maltrattamenti in famiglia a Scalea, condanna a 5 anni per un uomo. Lo sportello La Ginestra e la vittima, parti civili
SCALEA – 19 lug. 23 - Condannato a 5 anni di reclusione per reati contro la persona, per una vicenda di maltrattamenti in famiglia. Si tratta di un uomo di Scalea che è stato condannato dal Tribunale monocratico di Paola, presieduto dal giudice D’Acunzo. Avrebbe maltrattato e cagionato lesioni personali alla propria compagna. Nel corso del processo penale, caratterizzato da un’istruttoria abbastanza impegnativa ed accesa, si sono costituite parte civile: la donna, vittima dei reati, assistita dall’avvocato Teresa Sposato, e lo sportello antiviolenza "La Ginestra", rappresentata e difesa dall’avvocato Fabio Spinelli, con sede principale a Diamante di Cirella, impegnato da anni nella tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Scalea, maltrattamenti in famiglia, condanna a 5 anni. Prove schiaccianti
Durante le udienze, sono state presentate prove schiaccianti che hanno confermato, nel corso del giudizio di I grado, il coinvolgimento dell’imputato in atti di violenza e maltrattamenti nei confronti della vittima. La sentenza del tribunale ha quindi stabilito una pena di 5 anni di reclusione e ha dichiarato l'imputato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e legalmente per la durata della pena condannandolo, fra l'altro, “... al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile associazione "La Ginestra", sportello antiviolenza, che liquida in euro 2.000, oltre spese di costituzione e rappresentanza sostenute dalla stessa ...”, ed “... al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile ..., che liquida in euro 10.000”. “Un provvedimento – è il commento - che testimonia l'impegno del sistema giudiziario nella lotta contro la violenza domestica e nel garantire giustizia alle vittime”.
Scalea, maltrattamenti in famiglia, condanna a 5 anni. Il commento dell'avvocato Sposato
Raggiunta per un commento, l’avvocato Teresa Sposato, anche nella qualità di presidente di "La Ginestra", ha dichiarato: "Siamo soddisfatti della sentenza emessa dal tribunale, che riconosce l'importanza del nostro lavoro nella tutela delle vittime di violenza. Continueremo a impegnarci per sensibilizzare l'opinione pubblica su queste problematiche e per offrire supporto a chiunque ne abbia bisogno. Questa decisione è un importante segnale di riconoscimento per le organizzazioni e gli enti che, come “La Ginestra” si dedicano alla prevenzione e all'assistenza alle vittime di violenza, dimostrando l'importanza del loro ruolo nella ricerca di giustizia.
Dunque, con questa sentenza di condanna non ha vinto soltanto la parte civile ma tutte le donne vittime di violenza e “La Ginestra” che da anni accompagna le donne lungo la strada della libertà e della giustizia”.