Scalea, la maggioranza bolle ...e la corazzata "Potemkin" arriverà al porto
Aggiornamento: 1 nov
Scalea, l'ultimo consiglio comunale: una prova dei rapporti tesi in una maggioranza che bolle, ma che arriverà al porto come una corazzata "Potemkin"
Scalea, 31 ottobre 2024 – La maggioranza alla guida del comune di Scalea bolle, ribolle, borbotta, ma resta salda alla propria poltrona, naviga verso la rotta che la condurrà al porto.
La spiegazione? Troppo poco tempo alle prossime elezioni per decidere di lasciare. In fondo, “tante cose buone sono state fatte, altre sono da portare a termine”.
Gli ultimi mesi? Una linfa vitale per i propri interessi politici. E così si consumerà quest'ultimo scorcio di consiliatura. Migliaia di cittadini assisteranno ai soliti teatrini della politica locale e la città turistica continuerà a tirare a campare, senza un obiettivo ben chiaro, in un mare in tempesta.
Il consiglio comunale
L'ennesima prova dei rapporti tesi di componenti della stessa maggioranza, che dovrebbero navigare verso gli stessi obiettivi, c'è stata nell'ultimo consiglio comunale. Un'assise che ha dato l'idea di una “Corazzata Potëmkin”, di fantozziana memoria; una maggioranza che difficilmente arriverà al porto ancora tutta intera e che quindi potrà perdere pezzi nell'ultimo tratto di navigazione. Pezzi, però, è questa la sensazione, che potrebbero restare in ogni caso aggrappati alle scialuppe di salvataggio perchè la “missione” è proprio quella di giungere in ogni caso, anche malconci, al porto, per una serie di motivi. E guai a dimettersi adesso, perchè sarebbe una sconfitta per chiunque lo facesse.
Già, le dimissioni: un sussulto di dignità. E' l'idea di altri cittadini pronti a calare eventualmente le scialuppe di salvataggio. Tutto questo accade mentre altri attendono con il fazzoletto in mano che la nave, la “Corazzata Potëmkin”, arrivi al porto.
L'obiettivo, andare fino in fondo
E' l'ultima dichiarazione di Antonio Pappaterra, segretario cittadino di IdM: “Al di là delle questioni personali e personalismi – scrive - ritengo inutile il tentativo di abbandonare la nave Scalea, anche perchè, in ogni caso, si arriva a maggio ed in ogni caso la città ricorda. Capisco tutte le aspettative e le ambizioni di ognuno, ma questa città ha votato e scelto di essere amministrata da chi ora siede nell'esecutivo che ha gestito la città fino ad ora e chi vota, quando sceglie, anche se il giorno dopo si pente, lo deve fare con consapevolezza. Questo al di là di ogni giudizio positivo e negativo che si possa esprimere. La democrazia è questa. Piace o non piace funziona così, e l'industria del riciclo politico a Scalea non ha mai funzionato. E' meglio perdere con dignità ed essere rimpianti”.
Una maggioranza eletta “non necessariamente per andare d'accordo”
In una nota congiunta, la vicesindaca Alfano, il consigliere Cirimele e lo stesso segretario cittadino IdM Pappaterra, dopo l'ultimo discusso consiglio comunale, affermano: “Sarebbe veramente mortificante e insensato, oltre che di basso livello, riportare tutti gli episodi che hanno caratterizzato questi quattro anni di mandato, anche, perché la maggioranza è stata eletta dalla cittadinanza per amministrare la città e non per andare, necessariamente, d'accordo ed essere amici.
Quello che è possibile dichiarare convintamente, senza alcun rischio di smentita, è che, finora, l'unica reale opposizione avuta dal vicesindaco Alfano è quella ingiustificata di alcuni elementi della sua stessa maggioranza potendo godere, invece, della stima e di un democratico confronto con molti membri della minoranza consiliare e di altri gruppi politici cittadini”.
Il comandante della “corazzata”
Dalla stessa corazzata, il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, in un messaggio lanciato tramite il proprio blog di “fiducia” invita alla calma, il mare agitato non è poi così pericoloso. “Le ideologie, le appartenenze politiche e partitiche, per quanto fisiologiche ed assolutamente comprensibili, non devono distogliere l’attenzione dall’unico verso obiettivo che ci sta a cuore: quello di continuare a lavorare con impegno per il rilancio di Scalea”. Un rilancio che dalla corazzata è forse maggiormente visibile all'orizzonte. Ed il sindaco continua: “Troppo spesso, a causa di polemiche e strumentalizzazioni, si parla della nostra cittadina per aspetti meramente politici e non dei tantissimi risultati intrapresi in questa consiliatura e di quelli che verranno che rappresentano il vero aspetto che interessa ai cittadini. Quanto accaduto nell’ultima seduta consiliare – scrive il sindaco - lascia amarezza. In qualità di primo cittadino mi assumo ogni responsabilità come un buon padre di famiglia deve fare, ma, allo stesso modo, invito tutti ad abbassare i toni, alla mia maggioranza, che ha la responsabilità di portare a termine il mandato elettorale nell’unico interesse: quello del bene comune. Invito altresì la minoranza a non mortificare ulteriormente il proprio ruolo, evitando strumentalizzazioni e polemiche inutili”. Conclude Perrotta: “Chi invoca le mie dimissioni, o quelle della mia maggioranza, anche questa volta rimarrà deluso. Io continuo a lavorare nel rispetto del mandato elettorale con serenità ed invito tutti ad usare toni consoni”.
Paravati: la corazzata giungerà al porto
Dalla minoranza il capogruppo di “Per Scalea”, Angelo Paravati, in un intervento video afferma: “Finirete la vostra amministrazione comunale, sapete perché la finirete? Perché non avete il coraggio, la dignità di prendere atto che oramai nessuno vi stima più; non avete il coraggio di prendere atto che ormai siete un corpo estraneo alla città; parlate di grandi cose, vi beate del nulla. Questa città vi ha dato tanto, rimanete attaccati alla poltrona tranquillamente fino alla fine, afferma Paravati - però cercate di dare dignità al vostro ruolo, la dignità vi sta mancando, cercate di concludere questo periodo nel modo migliore non ci fate continuare ad essere lo zimbello dell'alto
Tirreno cosentino; la città vi ha dato tanto restituitele qualcosa”.
Orrico: meglio abbandonare la nave
Infine il consigliere Orrico invita tutti a lasciare la “corazzata”: “Una maggioranza spaccata che ormai non ha più senso di esistere. Le dimissioni, sarebbero la giusta risposta per i cittadini di Scalea i quali, non aspettano altro”.
La corazzata proseguirà per la rotta intrapresa, questo ormai si intuisce da tempo, bisognerà solo capire con quali pezzi arriverà al porto e con quali vantaggi per chi ha lasciato navigare la nave ed ora attende con il fazzoletto in mano.
Tutti gli interventi
Il comunicato Stampa di Idm
Quanto accaduto durante l'ultimo Consiglio comunale è di una gravità inaudita. Oltre alle dovute scuse alla cittadinanza, si rendono necessarie e urgenti spiegazioni e riflessioni.
Il comportamento poco rispettoso assunto dal Presidente del Consiglio ha leso e mortificato, ancora una volta, l'importanza e la solennità istituzionale dell'intero Consiglio comunale, venendo meno l'imparzialità e la terzietà che ne contraddistinguono il ruolo super partes. Già diverse le occasioni in cui è mancato il garbo istituzionale nei confronti della minoranza consiliare oltre che della maggioranza. Tutto ciò, oltre ad offendere la cittadinanza e le Istituzioni che la rappresentano, chiarisce, finalmente e palesemente, tutte le dinamiche che da inizio mandato, e negli ultimi mesi in particolare, hanno accompagnato l'appartenenza di Italia del Meridione alla maggioranza.
Ma si deve partire da lontano.
Come è noto, e risaputo, l'ingresso nella lista "Scalea Europea" di Annalisa Alfano è avvenuto in rappresentanza del partito "Italia del Meridione", a cui appartiene dal 2019, in virtù di un accordo politico, con l'allora capolista AVV. Giacomo Perrotta, che non prevedeva altro che la partecipazione alla competizione elettorale. Già in quel frangente, nonostante l'accordo fosse di pubblico dominio, sono pervenute continue richieste di non menzionare "Italia del Meridione" durante la campagna elettorale perché i partiti non dovevano "influenzare" lo svolgimento della competizione elettorale nonostante quasi tutti avessero "padrini politici " di riferimento non così tanto nascosti.
Vinte le elezioni, in ragione del personale risultato elettorale conseguito, Annalisa Alfano è stata indicata dal Sindaco come Vicesindaco e Assessore alle politiche sociali e pubblica istruzione. Anche in questo caso, continue le recriminazioni e le accuse di aver occupato il posto di qualcun altro. Tra i pochi a difendere la nomina della Alfano a Vicesindaco è stato l'Assessore Lombardo con il quale si è sempre avuto un rapporto basato sul confronto, anche acceso, ma mai oltre i limiti del reciproco rispetto.
Sarebbe veramente mortificante e insensato, oltre che di basso livello, riportare tutti gli episodi che hanno caratterizzato questi quattro anni di mandato, anche, perché la maggioranza è stata eletta dalla cittadinanza per amministrare la Città e non per andare, necessariamente, d'accordo ed essere amici.
Quello che è possibile dichiarare convintamente, senza alcun rischio di smentita, è che, finora, l'unica reale opposizione avuta dal Vicesindaco Alfano è quella ingiustificata di alcuni elementi della sua stessa maggioranza potendo godere, invece, della stima e di un democratico confronto con molti membri della minoranza consiliare e di altri gruppi politici cittadini.
Ciò che ha sempre motivato il sostegno al Sindaco e alla maggioranza è, solo ed esclusivamente, il rispetto e la lealtà verso il mandato elettorale ricevuto e il conseguimento di un progetto politico sposato al momento della candidatura e che si è garantito ai cittadini.
Tutto questo è stato messo maggiormente in evidenza durante il Consiglio comunale in cui si è, ufficialmente, costituito il gruppo consiliare "Italia del Meridione" composto da Annalisa Alfano e dal Consigliere comunale Luigi Cirimele che, finora, non ha minimamente intaccato gli equilibri in seno al Consiglio.
Come sostenuto, anche, dal Sindaco durante l'ultimo Consiglio comunale, il risentimento del Presidente del Consiglio nei confronti del Vicesindaco e di Italia del Meridione è personale e per nulla politico come personale è il livore con cui ha sempre minato il rapporto tra la maggioranza ed il partito.
Ma la cosa più grave in assoluto è che, durante l'ultimo Consiglio, i due emendamenti proposti dal Sindaco, concordati con la maggioranza, siano stati bocciati da alcuni membri della stessa e altri non abbiano ritenuto opportuno essere presenti.
Se c'è qualcuno che sta tenendo sotto scacco il Sindaco, e la tenuta della maggioranza stessa, si chiarisca una volta per tutte, non sono mai stati, e non sono, il Vicesindaco Alfano e il gruppo Italia del Meridione.
In ragione di tutto questo, ci si chiede e chiediamo: se il Presidente del Consiglio appartiene, ancora, alla maggioranza;
se è in grado di assicurare l'imparzialità, la trasparenza e la democraticità che appartengono al ruolo istituzionale ricoperto; ma, soprattutto, chiediamo se esiste, ancora, una maggioranza consiliare perché, se cosi non fosse, si è chiamati tutti alla responsabilità di dovute e opportune conclusioni.
Scalea, i cittadini e le Istituzioni che si rappresentano meritano dignità e rispetto.
Annalisa Alfano
Luigi Cirimele
Gruppo Consiliare "Italia del Meridione"
Antonio Pappaterra
Commissario cittadino IdM
Il sindaco Perrotta su Pillamaro
SCALEA– «Le ideologie, le appartenenze politiche e partitiche, per quanto fisiologiche ed assolutamente comprensibili, non devono distogliere l’attenzione dall’unico verso obiettivo che ci sta a cuore: quello di continuare a lavorare con impegno per il rilancio di Scalea.
Troppo spesso, a causa di polemiche e strumentalizzazioni, si parla della nostra cittadina per aspetti meramente politici e non dei tantissimi risultati intrapresi in questa legislatura e di quelli che verranno che rappresentano il vero aspetto che interessa ai cittadini.
Quanto accaduto nell’ultima seduta consiliare lascia amarezza. In qualità di primo cittadino mi assumo ogni responsabilità come un buon padre di famiglia deve fare, ma, allo stesso modo, invito tutti ad abbassare i toni, alla mia maggioranza, che ha la responsabilità di portare a termine il mandato elettorale nell’unico interesse: quello del bene comune. Invito altresì la minoranza a non mortificare ulteriormente il proprio ruolo, evitando strumentalizzazioni e polemiche inutili.
Esiste una maggioranza, ma soprattutto c’è una visione di città che è in netta contrapposizione con quella del passato perché noi guardiamo avanti senza tornare indietro nemmeno per prendere la rincorsa».
In un gruppo, la pluralità di vedute alimenta spesso un dibattito passionale e acceso, ma questo non deve mettere a repentaglio la stabilità dell’ente e la sacralità dell’istituzione. È il momento della responsabilità.
Non vanifichiamo la grande mole di lavoro fatta. Scalea ha avviato progettualità ferme da venti anni. Presto molte opere saranno cantierate, altre sono state fatte. Stiamo dando una dimensione europea e sostenibilità della nostra città, finalmente ritornata ad essere il fulcro della Riviera dei Cedri.
Chi invoca le mie dimissioni, o quelle della mia maggioranza, anche questa volta rimarrà deluso.
Io continuo a lavorare nel rispetto del mandato elettorale con serenità ed invito tutti ad usare toni consoni». È quanto rende noto il Sindaco di Scalea, Avv. Giacomo Perrotta.
Il consigliere Eugenio Orrico
Il segretario cittadino di Idm, Pappaterra
Il gruppo consiliare "Per Scalea"
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