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Scalea, l'addio ad Emanuele De Bonis: una battaglia lunga una vita contro l'adrenoleucodistrofia

Scalea, era affetto da adrenoleucodistrofia, l'addio ad Emanuele De Bonis. Si è spento all'ospedale di Rossano. La malattia ha ispirato il film "L'olio di Lorenzo"


Scalea, era affetto da adrenoleucodistrofia, l'addio ad Emanuele De Bonis. Si è spento all'ospedale di Rossano. La malattia ha ispirato il film "L'olio di Lorenzo"


SCALEA – 2 set. 23 - Quarantuno anni su quarantanove di malattia. Una forma rara che stacca i “contatti elettrici” tra il corpo umano ed il cervello. Interrompe “le trasmissioni”. Emanuele De Bonis, da ieri ha “interrotto” ogni contatto con il mondo terreno ed è salito in cielo per ritrovare il padre, Beniamino, che insieme alla madre, Anna, al fratello Eros, hanno tanto lottato su questa terra per cercare di ripristinare quei collegamenti interrotti dalla lunghissima malattia. Emanuele De Bonis, si è spento all'età di 49 anni nell'ospedale di Rossano. La madre Anna, il fratello Eros, la cognata, i parenti hanno dato l'annuncio. Il feretro arriverà oggi nel Santuario della Madonna del Lauro a Scalea per i funerali, previsti alle ore 17.00.



La storia della famiglia De Bonis, legata ad Emanuele, è lunga e travagliata, quasi un film. Ed un film sulla malattia, l'adrenoleucodistrofia, è stato prodotto: “L'olio di Lorenzo”. Una battaglia lunga, difficile, che ha raggiunto anche l'allora Presidente Ciampi, contro i meccanismi della sanità, ma soprattutto contro una malattia di “nicchia”, che nei lunghi anni non ha visto progressi importanti nelle ricerche, forse, proprio a causa dei pochi casi in Italia e nel mondo. Oggi, a Scalea, sarà lutto cittadino , lo ha proclamato il sindaco Giacomo Perrotta che scrive: “Tutta la città di Scalea si stringe in un abbraccio caloroso e carico di affetto alla famiglia di Emanuele. La lunga malattia che lo aveva costretto a letto per la maggior parte degli anni della sua vita non gli ha mai impedito di comunicare a chi lo circondava l'amore che provava per la vita e per i suoi cari. Ad Eros, Anna e nel ricordo di Beniamino, tutta la città si unisce nella consapevolezza che ora Emanuele vivrà libero e incastonato nel cuore e nel ricordo di tutti noi. Per la durata delle esequie sarà proclamato lutto cittadino. Si invita la cittadinanza ed i commercianti a partecipare nelle forme che riterranno più opportune”.



Il papà di Emanuele, Beniamino, “Zio Benny” se ne era andato stanco a marzo del 2011. Le numerose battaglie per il figlio lo avevano consumato. Anna, la madre, ha continuato a rimanere al fianco di Emanuele, mai lasciato solo, mai abbandonato. La speranza non è mai venuta meno. I sacrifici, le battaglie, portati avanti con amore infinito, quello di una famiglia che ama la vita, in ogni caso e in ogni circostanza. Un puro esempio per molti. Il padre, Beniamino, e la madre Anna Cervati, hanno scelto di stare vicini al figlio, pur essendo consapevoli che una regressione della malattia sarebbe stata difficile, quasi impossibile, e che solo una nuova cura studiata dai ricercatori, al momento inesistente, avrebbe potuto dare ulteriori speranze.



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