Sangineto, non ce l'ha fatta il capriolo soccorso
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Sangineto, non ce l'ha fatta il capriolo soccorso

Tempi troppo lunghi e mancanza di strutture sul Tirreno



SANGINETO – 19 lug. 22 - Un soccorso ad un capriolo, senza esito. I cittadini commentano, se già è difficile per la sanità aiutare i cittadini in difficoltà, figuriamoci per gli animali. Nella mattina dello scorso 16 luglio, verso le 6.00, un automobilista ha notato al bivio sulla provinciale tra Sangineto e Bonifati, un capriolo, riverso sull'asfalto, con il respiro affannoso. Ha dato l'allarme. Giunti sul posto il veterinario Vincenzo Aloise, l'agente di polizia locale, Dorotea Occhiuzzi, gli animalisti, Valerio Lomazzo, Mario Rugiero, il maresciallo, guardie ambientali e zoofile, Carmine Lombardo, che hanno cercato di aiutare l'animale, agonizzante da ore, ma purtroppo impotenti. Il Capriolo ha riportato un trauma cranico, rottura delle mascelle e della zampa destra posteriore. E' giunto sul posto anche Salvatore Santoro, dell'unità area Asp di Cosenza. E' stato dato incarico al Comune di Sangineto, per la rimozione dell'animale e lo smaltimento. Se fosse stato aperto un centro di recupero di animali selvatici in zona, forse il capriolo poteva essere salvato. Nell'arco di sette ore poteva essere soccorso ed intubato, in un luogo idoneo, e non sotto una temperatura di 40 gradi circa.



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