Rsa a San Nicola Arcella: preoccupazione fra i lavoratori, riunione con la Uil
San Nicola Arcella, preoccupazione fra i lavoratori della Rsa San Francesco di Paola per l'avvio del nuovo bando: riunione con i sindacalisti Uil
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SAN NICOLA ARCELLA – 6 feb. 24 - Fra i lavoratori della Rsa, residenza sanitaria per anziani di San Nicola Arcella, intitolata al santo protettore della Calabria, San Francesco di Paola, c'è una giustificata preoccupazione e per questo si è resa necessaria una riunione con i sindacalisti della Uil. Come è noto, dopo numerose peripezie legate a vicende di giustizia amministrativa, la gestione della struttura è giunta al termine naturale del precedente affidamento, nove anni, più altri nove. Sulla struttura per anziani, una perla, sia per il punto in cui si trova, che per la professionalità del personale che la gestisce, adesso incombe un gran punto interrogativo. Ed è questo aspetto che genera preoccupazione. Il bando, in fase di avvio, prevede un costo inferiore per la mano d'opera. Questo potrebbe avere due risultati: i vincitori potrebbero ridurre il personale e l'eventuale revisione del numero degli addetti porterebbe ad un abbassamento della qualità che penalizzerebbe gli ospiti, persone fragili della struttura.
E c'è chi già questa situazione ha cercato di renderla nota all'azienda sanitaria provinciale, anche per il buon nome della residenza, ma pure per motivazioni legate alle unità lavorative presenti, all'indotto, e alla tranquillità degli stessi lavoratori.
Ieri si è tenuta un'assemblea degli iscritti alla Uil con la presenza di Lucio Cataldi, della Uil-Fpl Cosenza, Luigi Mazza e Giovanni Marzullo, entrambi nella dirigenza dello stesso sindacato. La preoccupazione, dunque, nasce da alcune criticità riscontrate nel bando, fra le quali, proprio il costo della mano d'opera che non risulta essere in linea con la presenza dell'attuale personale presente in struttura. Situazione che andrebbe a ribassare le offerte, generando un eventuale percorso irreversibile sulla gestione del personale presente. I sindacalisti presenti hanno però rassicurato i lavoratori e stanno effettuando un'azione congiunta anche alle altre sigle sindacali, Cgil e Cisl.
Già da tempo, almeno da sei mesi, le sigle sindacali hanno chiesto un incontro con i responsabili dell'azienda sanitaria provinciale per affrontare con chiarezza i punti oscuri del bando. Al momento, l'Asp avrebbe fatto orecchie da mercante, generando ulteriore preoccupazione. Non c'è dubbio hanno sottolineato i sindacalisti Cataldi, Mazza e Marzullo, che è necessario mantenere l'attuale organico che consente il buon funzionamento della struttura per anziani. I rappresentanti della Uil hanno confermato che non faranno neanche un passo indietro rispetto alla clausola sociale e alla salvaguardia dei dipendenti, che sono circa ottanta. Una realtà ben visibile sul territorio che oltre a garantire il funzionamento della Rsa è anche un importante presidio di questa parte del Tirreno e che garantisce stabilità a numerose famiglie di lavoratori. L'assemblea di ieri ha avuto proprio questo filo conduttore: la tutela dei posti di lavoro. Ed è questo che la Uil continuerà a chiedere all'azienda sanitaria e a chi gestirà la struttura anche per rispettare le buone condizioni di ospitalità di persone fragili che dovranno vivere i loro percorsi di malattia nel miglior modo possibile.
