Recuperata una campana dispersa nel sisma del 1908. Restituita alla città di Reggio Calabria
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Recuperata una campana dispersa nel sisma del 1908. Restituita alla città di Reggio Calabria

L'attività dei carabinieri del comando tutela patrimonio culturale. Denunciata in stato di libertà una persona.


REGGIO CALABRIA – 28 ott. 22 - I carabinieri del comando tutela patrimonio culturale restituiscono all’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova una campana bronzea dell’ottocento, un tempo appartenuta alla Chiesa intitolata a Sant’Antonio da Padova del villaggio Belfatto dell'ex comune di Gallico, andata dispersa a seguito del sisma del 1908 che interessò le città di Reggio Calabria e Messina. Questa mattina, alle ore 11.00, a Reggio Calabria, nella sede del Museo Diocesano “Monsignor Aurelio Sorrentino”, ubicato nel complesso architettonico dell’Arcivescovado, alla presenza di Sua Eccellenza Mons. Fortunato Morrone, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria - Bova e presidente della Conferenza Episcopale Calabra, presenti le massime autorità civili, militari e religiose provinciali e cittadine, il Tenente Giacomo Geloso, comandante del nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Cosenza, ha restituito all'Arcivescovo Fortunato Morrone la campana in bronzo dell’ottocento.



Il recupero della campana rappresenta il risultato della stretta sinergia che ha caratterizzato le attività condotte dai Reparti Speciali dell’Arma e dall’Arma Territoriale, nel caso specifico rispettivamente rappresentati dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza e dalla Stazione Carabinieri di San Nicola da Crissa, a seguito del rinvenimento del bene in un casolare, nella periferia di un piccolo centro del vibonese.

Le successive indagini, grazie ad una accurata attività di ricerca svolta sulle banche dati di cui dispone il comando tutela patrimonio culturale, alle acquisizioni da fonti informative, ma soprattutto ai determinanti riscontri emersi nell’Archivio Diocesano di Reggio Calabria, hanno consentito di ricondurre il bene culturale, senza alcun dubbio, a quello andato disperso durante il sisma del 1908 che tanti morti causò nelle città di Reggio Calabria e di Messina.

Le investigazioni, condotte dal nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Cosenza e coordinate dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia Camillo Falvo, hanno permesso di deferire in stato di libertà una persona, ritenuta responsabile del reato di ricettazione, e di recuperare il bene che si trovava conservato in una abitazione privata.

Le attività svolte, oltre ad assicurare il recupero ed a preservare l’integrità della campana, di grande valore simbolico per la comunità religiosa reggina, hanno consentito di poter restituire il bene all’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, che lo custodirà all’interno del Museo Diocesano.



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