Praia a Mare, Trebisacce, Cariati: riaprono gli ospedali; i commenti della politica
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Praia a Mare, Trebisacce, Cariati: riaprono gli ospedali; i commenti della politica

Aggiornamento: 19 gen 2022

Gli interventi di Gentile, Straface, Graziano, Olivo sulle preannunciate riaperture




Andrea Gentile, deputato FI

PRAIA A MARE – 15 gen. 22 - Esulta il centrodestra dopo la notizia, confermata dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, della riapertura dell'ospedale di Praia a Mare. Interviene in merito Andrea Gentile, deputato calabrese di Forza Italia, che da tempo ha rivolto le sue attenzioni alla fascia dell'alto Tirreno cosentino. In una nota, il deputato scrive: "Nonostante le difficoltà relative all'emergenza pandemica, il nuovo passo impresso dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nella gestione della Sanità in Calabria è del tutto evidente. Ne sono dimostrazione i primi significativi interventi dati dall'apertura di nuovi presidi sanitari, come sta accadendo a Praia a Mare, in provincia di Cosenza, a tutela della comunità locale, da anni mortificata da politiche di tagli e chiusure indiscriminati. Il diritto alla salute – ha commentato ancora il deputato forzista - è fondamentale e mi impegnerò unitamente al presidente Occhiuto e alla maggioranza di centrodestra in consiglio regionale affinché tale diritto costituzionalmente sancito trovi finalmente realizzazione e tutela anche nella nostra regione, in particolar modo per l'ospedale di Praia a Mare che deve tornare quanto prima ad espletare le sue originarie funzioni e divenire un presidio pienamente operativo a tutti gli effetti di legge".



TREBISACCE – «Dopo Cariati, tocca a Praia a Mare e a Trebisacce. L’annuncio della riapertura degli ospedali in questi importanti comuni della provincia cosentina da parte del presidente della Regione Calabria, Occhiuto, conferma lo slancio e la determinazione dello stesso governatore e dell’intera coalizione di centrodestra sul fronte della sanità, nell’ottica di dare risposte chiare e certe alle inderogabili necessità delle popolazioni. In particolare, la riapertura del presidio ospedaliero di Trebisacce si configura come un baluardo nell’ambito della cura e dell’assistenza sanitaria finalmente restituito alla sua gente, destinato a riappropriarsi della funzione di centralità per tutto il territorio dell’Alto Jonio».


Sull'argomento, in primo piano nei tavoli della politica calabrese e della provincia di Cosenza, interviene la consigliera regionale di Forza Italia, Pasqualina Straface. In particolare, l'attenzione per il presidio dell'alto Jonio genera ulteriori riflessioni: «La riapertura del nosocomio di Trebisacce, alla quale abbiamo sempre creduto e per la quale ci siamo sempre prodigati, rappresenta una pragmatica risposta, da parte del governo regionale, al diritto alla salute costituzionalmente garantito, al fine di ovviare a quella che è stata una vera e propria ingiustizia ai danni della comunità locale e dell’intero hinterland. Un comprensorio vasto, quello di Trebisacce e dell’Alto Jonio cosentino – afferma Pasqualina Straface - privato per anni di un presidio sanitario di fondamentale importanza, vede così un riscatto a quel torto subito.


La politica e le istituzioni oggi restituiscono ai cittadini, pertanto, un servizio pubblico di prim’ordine. Da parte nostra, continueremo a seguire con sempre maggiore vigore ed interesse questa vicenda, auspicando che il ripristino dell’ospedale di Trebisacce – prosegue Straface – non avvenga esclusivamente in funzione di assistenza ai pazienti Covid, ma nell’ottica di tutto quello che è afferente la medicina territoriale ordinaria, ossia un’offerta sanitaria che abbracci tutti i campi e fornisca risposte complete ed esaustive ai legittimi bisogni della gente. La “rinascita” dell’ospedale di Trebisacce, inoltre, può e deve essere accompagnata da un provvedimento destinato a sanare una discrasia attualmente vigente, poiché l’ospedale di Trebisacce appartiene al Distretto sanitario di Corigliano ma rientra ancora nell’ambito Spoke di Castrovillari: è giunto dunque di momento di uniformare questa situazione, per meglio ottimizzare il servizio, facendo ricadere lo stesso presidio nella pertinenza dello Spoke di Corigliano Rossano».



CARIATI - Sanità, ad ore prevista la riapertura dell’ospedale di Cariati, che per il momento andrà in “soccorso” all’impellente emergenza Covid e che successivamente sarà definitivamente riconvertito in ospedale di zona disagiata. Nei prossimi giorni, invece, sarà la volta dei presidi di Praia a Mare e Trebisacce che, dunque, saranno ricompresi nella rete sanitaria regionale. Tutto questo è il frutto dell’azione decisa imposta dal Governo regionale guidato da Roberto Occhiuto.

È quanto fa sapere, con soddisfazione, il presidente del Gruppo UDC in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, che proprio sulla vertenza degli ospedali chiusi ha impostato una costruttiva azione politica negli ultimi due anni e che finalmente oggi raggiunge i primi risultati, grazie agli atti del nuovo Commissario della Sanità.


«Ad ore - scrive Graziano sulla sua pagina social ufficiale - è prevista la riapertura dell’ospedale di Cariati. Da subito la struttura sarà designata come Covid Hospital con una ventina di posti letto, successivamente invece il presidio sarà mantenuto come Ospedale di Zona Disagiata. Dopo quasi 12 anni si chiude una vertenza paradossale per il territorio del Basso Jonio cosentino. E si chiude grazie ad un interesse crescente e costante da parte della Regione. Ricordo che, qualche giorno prima che l’emergenza pandemica si abbattesse violentemente sul nostro sistema sanitario, da consigliere regionale appena rieletto della XI Legislatura iniziai un’azione persuasiva forte nei confronti dell’allora Commissario della Sanità Cotticelli. Non se ne fece nulla. Andammo a Roma, con i comitati civici di Cariati, per interloquire con il Ministero della Salute affinché sollecitasse la struttura commissariale calabrese ad intervenire per la riapertura del nosocomio. Poi lo scandalo Cotticelli e l’arrivo di Longo. Al quale chiesi con forza – non da ultimo nella seduta del Consiglio regionale del 26 aprile 2020 – di provvedere al reinserimento del “Cosentino” nella rete ospedaliera regionale. Ci riuscii, ma quell’atto rimase solo nelle intenzioni e su carta. Fino all’avvento del presidente Occhiuto e della sua investitura a nuovo Commissario straordinario. Con grandissima risolutezza, perseveranza e rispetto delle giuste rivendicazioni del territorio sono state avviate tutte le procedure per la riattivazione dell’ospedale di Cariati, che oggi inizia a diventare realtà. Questi sono i fatti, questa è la storia recente di una realtà e di un calvario che i cittadini della Sila Greca hanno vissuto per oltre un decennio. Non solo Cariati, che rappresenta una vera e propria conquista di civiltà. Dopo tanto parlare e tergiversare degli ultimi anni abbiamo anche un’altra certezza, quella che nelle prossime due settimane riapriranno anche gli Ospedali di Praia a Mare e Trebisacce. È vero, per quei due nosocomi ci sono sentenze del Consiglio di Stato che parlano chiaro. Però, anche in questo, è da rimarcare che, nonostante i pronunciamenti della Magistratura, avvenuti tre anni fa, entrambi i nosocomi sono rimasti chiusi fino ad oggi. Occhiuto e il Centrodestra di governo hanno sbloccato anche questa situazione».



CORIGLIANO ROSSANO - La consigliera provinciale Adele Olivo, plaude alle ultime iniziative del presidente Occhiuto e della maggioranza in consiglio regionale: “Riattivare gli ospedali dismessi, ma mai come ora necessari; agevolare le famiglie, soprattutto quelle dell’entroterra, garantendo a pochi chilometri da casa poli vaccinali dedicati ai più piccoli e, da ultimo, promuovere un sistema di assistenza domiciliare e telemedicina per alleggerire il più possibile la pressione ospedaliera, sono tutte iniziative da accogliere con favore perché dimostrano un approccio all’ascolto ed una sensibilità nuova rispetto alle esigenze dei territori”. E' l'appello di Adele Olivo che fa riferimento anche agli altri presidi ospedalieri: «Con la riapertura degli ospedali cosiddetti di frontiera, di Cariati e Trebisacce – aggiunge la Olivo – si restituisce fiducia non solo alle comunità che orbitano intorno a quei presìdi, ma anche a quelle che in questi anni hanno dovuto sperimentare l’affanno delle strutture, come lo Spoke di Corigliano-Rossano, che di quelle chiusure si sono dovute fare spesso carico. E la pandemia non ha fatto altro che ingigantire criticità e carenze.

Rispetto all’inaugurazione di questo percorso per alcuni versi nuovo ed atteso – conclude – invitiamo i sindaci, istituzioni in trincea, alla massima collaborazione per facilitare l’ottenimento del diritto alla salute».



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