Paola, l'assistenza territoriale integrata: un fiore all'occhiello. "La buona sanità"
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Paola, l'assistenza territoriale integrata: un fiore all'occhiello. "La buona sanità"

Una lettera della figlia di un paziente per evidenziare la professionalità del gruppo di assistenza domiciliare

Foto d'archivio


PAOLA – 30 mar. 23 - Un fiore all'occhiello dei servizi territoriali: l'assistenza domiciliare integrata del distretto sanitario Paola – Cetraro. E' quanto si legge, e questa volta il caso è di buona sanità, di buoni servizi, in una lettera firmata dalla figlia di un paziente, residente a Paola. Nella missiva, viene sgomberato subito il campo da qualsiasi ombra: “vorrei porgere pubblicamente i ringraziamenti e soprattutto le congratulazioni al personale sanitario dell'assistenza domiciliare di Paola, che con grande senso di responsabilità, di alta competenza ha saputo assumere in carico, contro lo scetticismo di alcuni addetti ai lavori, della serie "questi trattamenti a casa non si possono eseguire", mio padre al quale gli veniva diagnosticata una cancrena gassosa. Operato di urgenza in una clinica privata convenzionata e dimesso a domicilio con una ferita chirurgica aperta da un solco profondo di almeno 4 cm e di circa 35 cm di lunghezza, dalla zona pubica sino al retto. Una cosa impressionante. Non pensavamo di riuscire a gestire una situazione così complessa e delicata. Eravamo disperati. Il trasporto quotidiano verso gli ambulatori ospedalieri era improponibile, sia per le spese di ambulanza privata e per la presenza di barriere architettoniche (La nostra abitazione è ubicata al secondo piano privo di ascensore) .



Attraverso il nostro medico di base – si legge - ci siamo rivolti all'Unita di Valutazione Multidimensionale (UVM) del distretto sanitario di Paola la cui responsabile è la dottoressa Maria Pirito, la quale si è subito consultata con il coordinatore degli infermieri ADI dott. Tonino Longo ed insieme hanno eseguito una valutazione domiciliare e deciso di assumere la presa in carico, anche perché, in passato, mi dissero avevano già risolto altri due casi simili a Cetraro e Bonifati. Mio padre è stato preso in carico dal mese di novembre 2022 e a metà marzo 2023 è completamente guarito, pronto a riprendere il lavoro. Per noi familiari è stato un miracolo”. La soddisfazione della cittadina per un caso di buona sanità, non può che passare anche da ulteriori forme di ringraziamento riportare nella missiva. “Mi permetto di citare tutti gli infermieri che si sono succeduti nel corso dei mesi da Marta Cinelli, a Federica Onorato, Mario Longo, ed il coordinatore Tonino Longo che veniva una volta a settimana in sostituzione degli altri. Sono stati encomiabili, non ci stancheremo mai di ringraziarli. Sono felice di constatare che sul nostro territorio esistano delle realtà di assistenza domiciliare con personale altamente qualificato, che si spendono quotidianamente con serietà, dedizione per soddisfare i bisogni delle persone

allettate”.



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