Ospedale di Paola: il dibattito si anima, intervengono Mannarino e comitato per la salute
Ospedale di Paola, dibattito aperto: intervengono la consigliera regionale Mannarino e il comitato per la salute
PAOLA – 1 ago. 23 - Il dibattito svoltosi in consiglio comunale sulla questione dell'ospedale San Francesco di Paola, prosegue anche nelle piazze e sui tavoli della politica. Al momento, si registra un botta e risposta fra la consigliera regionale Sabrina Mannarino che è anche membro della commissione sanità ed il comitato per la difesa del diritto alla salute di Paola. La prima sostiene che non vi è alcun ridimensionamento del nosocomio paolano, anzi il progetto viaggia di pari passo con il miglioramento dello spoke Paola-Cetraro, il comitato, invece, come è noto, afferma che il San Francesco di Paola è soggetto a spoliazione. La consigliera regionale Sabrina Mannarino, è intervenuta durante il consiglio comunale aperto che si è svolto a Paola sui temi della sanità: «Ritengo - ha dichiarato Mannarino - diversamente da chi ha dichiarato che la discussione, in consiglio comunale sia stata inutile che, i pregevoli interventi degli addetti ai lavori, medici ed infermieri, abbiano dato spunti interessanti sull’esecuzione e messa in opera del piano di riordino della rete ospedaliera.
Ora è il momento di passare dalle parole ai fatti ed attivare quella terapia intensiva che manca nell’ospedale di Paola così come ha confermato in aula il dottore Giuseppe Perrotta, fiore all’occhiello dei chirurghi paolani. Il medico su mia espressa domanda ha candidamente affermato che non può considerarsi esistente il reparto di terapia intensiva a Paola anche e soprattutto perché scarsissima è la presenza di medici anestesisti. Il medico – aggiunge Mannarino - ha chiarito a chi ha contestato invece la presenza del reparto che quello presente nell’Ospedale di Paola risulta inidoneo a svolgere la funzione propria sia da un punto di vista strutturale che organizzativo per la mancanza di personale. Ritengo – prosegue Mannarino - che le dichiarazioni del dr. Perrotta, esperto in materia, essendo stato in passato primario di chirurgia presso l’ospedale di Paola, possano riscontrare positivamente quanto affermato nel piano di riordino della rete ospedaliera e cioè che la terapia intensiva, a Paola, deve essere riattivata; intanto può esistere un reparto di chirurgia in quanto ci sia un reparto di terapia intensiva che faccia da supporto nei casi in cui il paziente presenti gravi difficoltà nell’espletamento delle funzioni vitali e sintomi di pericolo per la vita.
All’esito di tali informazioni – afferma Mannarino - mi chiedo ancora quale sia l’obiettivo vero del comitato di salute pubblica, formatosi nella città di Paola, che invece di chiedere tutela per il diritto alla salute e, quindi, garanzie ulteriori per i pazienti, protesta per mantenere un reparto nelle stesse condizioni da anni, senza pensare che la medicina e le tecniche che l’accompagnano risultano essere in continua evoluzione e che per seguire quest’ultima i Calabresi che si ammalano, se possono, scelgono di curarsi fuori dalla nostra regione». Infine Mannarino ha definito: «Privo di fondamento giuridico l’esposto presentato dal comitato di salute pubblica, presso la Procura della Repubblica di Paola, laddove si afferma che sarebbe falsa la dichiarazione, effettuata nel piano di riordino della sede ospedaliera, dell’assenza del reparto di terapia intensiva».
Il comitato replica: “Abbiamo letto ed ascoltato le dichiarazioni della consigliera regionale Sabrina Mannarino e sinceramente siamo rimasti stupiti. Si ricorderà bene – affermano - che qualche mese fa aveva dichiarato che nessun reparto sarebbe stato spostato dall’ospedale di Paola e che sarebbe stata attivata l’emodinamica. Fino ad oggi non abbiamo fatto pesare quelle dichiarazioni perché capiamo che erano state fatte in buona fede. Dopo mesi di assenze da tutte le iniziative pubbliche del comitato per il diritto alla salute, per imprudenza e probabilmente per inesperienza, la consigliera, continua a sostenere l’operato del presidente Occhiuto che ha declassato il nostro ospedale.
Noi - precisano dal comitato - abbiamo prodotto degli atti a firma dei commissari che si sono succeduti alla guida dell’Asp di Cosenza e dei governatori Santelli, Spirlì e Occhiuto dove si evidenzia che l’ospedale di Paola ha attivi 4 posti di terapia intensiva e che quindi il trasferimento della chirurgia non poteva essere basato sul presupposto della mancata attivazione del reparto di Terapia Intensiva. Non è vero? Ci smentisca con documenti alla mano”. Dal comitato per il diritto alla salute proseguono: “A parte questo, capiamo la difficoltà politica di chi si deve per forza arrampicare su gli specchi ma ci risparmi le lezioni. Auspichiamo – concludono - con spirito che possa ricredersi, e ci farebbe davvero piacere vederla insieme a noi per continuare a lottare nella difesa della nostra struttura ospedaliera, siamo certi che la prossima volta sarà con noi”.