Operazione “Pratì”: smantellato maxi traffico di droga tra Sudamerica e Locride
- miocomune.tv
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21 arresti tra Platì e Siderno. La droga arrivava dalla Colombia e dall’Ecuador in container nascosti su navi commerciali
Reggio Calabria, 10 luglio 2025 *aggiornamento ore 11.30 – Un'operazione su vasta scala, denominata "Pratì", ha scosso le fondamenta del narcotraffico internazionale, portando all'arresto di 17 cittadini italiani e al disvelamento di una complessa rete criminale con ramificazioni tra la Calabria e il Sudamerica. L'indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, diretta da Giuseppe Lombardo, ha visto impegnati oltre 120 agenti della Polizia di Stato in diverse località italiane, tra cui Platì, Siderno, Milano, Spoleto, Pavia e Voghera.
L'operazione ha permesso di colpire duramente tre distinte associazioni per delinquere:
Il primo gruppo era focalizzato sull'importazione di cocaina dal Sudamerica all'Italia, avvalendosi di broker e intermediari.
Un secondo gruppo si distingueva per la capacità di stabilire rapporti privilegiati direttamente con i narcos colombiani, inclusi esponenti del potente "Clan del Golfo". Questo gruppo curava ogni fase della spedizione, dalle tecniche di occultamento dei carichi all'individuazione delle navi e dei documenti di viaggio, grazie anche a soggetti calabresi stabilmente residenti in Colombia.
Il terzo gruppo era specializzato nella coltivazione di canapa indiana e nella successiva commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio della marijuana ricavata. I membri di quest'ultimo gruppo hanno mostrato una notevole perizia nella scelta dei terreni, dei semi e nelle tecniche di illuminazione e irrigazione delle piante.
Dall'Operazione "Malea" al "Clan del Golfo": Le Origini dell'Indagine
L'attività investigativa trae origine dalla ricostruzione di un precedente tentativo di importazione di un ingente quantitativo di cocaina, finanziato da soggetti non ancora identificati legati a Mammola. In quel contesto, emersero le figure di due indagati, già noti nell'ambito dell'operazione "Malea" e ritenuti affiliati alla locale di 'ndrangheta di Mammola, rispettivamente come "Capo Società" e "Mastro di Giornata". Questi due individui, colpiti ora da ulteriore provvedimento cautelare, erano perfettamente inseriti nella gestione del traffico internazionale di stupefacenti: uno come broker per i contatti con i narcos colombiani e l'altro come intermediario con i committenti mammolesi.
Tentativi di Importazione e il "Giro d'Affari" Milionario
Le indagini hanno ricostruito diversi tentativi di far giungere in Calabria quantitativi di cocaina nell'ordine dei 300 kg. Tale volume di droga avrebbe generato, sulle piazze di spaccio, un giro d'affari stimato in oltre trenta milioni di euro. La sostanza stupefacente sarebbe dovuta arrivare a bordo di navi commerciali dalla Colombia, occultata all'interno di container con modalità sempre diverse per eludere i controlli.
Nonostante ingenti somme di denaro versate come acconto, molti trasferimenti non si sono concretizzati a causa di impedimenti emersi durante le trattative. Tuttavia, la prontezza degli investigatori della Squadra Mobile ha permesso di intercettare un chilo di cocaina purissima abilmente occultata all'interno di chicchi di caffè, spedita tramite un normalissimo pacco affidato a una società di spedizioni del tutto estranea ai fatti. Il plico è stato successivamente sequestrato presso il centro di smistamento dell'Aeroporto di Ciampino a Roma.
Reggio Calabria, 10 luglio 2025 - Droga, è scattata all’alba di oggi l’operazione “Pratì” della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria diretta dal dott. Giuseppe Lombardo. L’inchiesta ha portato all’arresto di 21 persone tra Platì e Siderno, accusate a vario titolo di traffico di droga, associazione a delinquere e coltivazione di sostanze stupefacenti.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, supportati da oltre 100 agenti, hanno dato esecuzione a 14 misure di custodia cautelare in carcere e 7 agli arresti domiciliari, smantellando tre distinte organizzazioni criminali attive sul territorio calabrese.
📦 Cocaina nascosta nei container dalle rotte del Sudamerica
Due delle associazioni individuate si occupavano dell’importazione di cocaina dalla Colombia e dall’Ecuador, sfruttando le rotte commerciali internazionali. La droga veniva occultata all’interno di container trasportati su navi mercantili, con destinazione finale i porti del Sud Italia, da dove veniva poi distribuita sul mercato europeo.
🌿 Marijuana coltivata e venduta in Calabria
La terza associazione, invece, si concentrava sulla coltivazione di canapa indiana e sulla commercializzazione della marijuana, sia all’ingrosso che al dettaglio. Gli inquirenti hanno individuato numerose coltivazioni all’interno di appezzamenti di terreno nella Locride, protette e controllate da persone armate.

⚖️ La risposta dello Stato contro le mafie della droga
L’operazione “Pratì” rappresenta un duro colpo inferto alle reti del narcotraffico calabrese, confermando ancora una volta il ruolo strategico della Locride nei traffici internazionali di sostanze stupefacenti. Le indagini, ancora in corso, puntano a ricostruire l’intera filiera del traffico di droga, dai fornitori sudamericani fino ai canali di distribuzione locali.
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