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Omicidio e tentato omicidio: 12 persone indagate. Sei in carcere a Corigliano Rossano

Operazione dei carabinieri della Compagnia di Cosenza e del reparto territoriale di Corigliano Rossano. Indagine coordinata dalla procura distrettuale sull'omicidio di Pasquale Aquino ed il tentato omicidio di Cosimo Marchese



CORIGLIANO ROSSANO – 6 dic. 22 - Omicidio in concorso, ricettazione e porto di arma abusiva, detenzione illegale di armi, danneggiamento aggravato di alberi da frutto, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, tutti reati aggravati dall’avere commesso il fatto al fine di contribuire all’attività di un’associazione operante in un contesto di matrice mafiosa, in una logica di contrapposizione tra gruppi ispirati da finalità di controllo del territorio. I militari del comando provinciale di Cosenza e del reparto territoriale carabinieri di Corigliano Rossano supportati in fase esecutiva da militari dello squadrone carabinieri eliportato “Cacciatori di Calabria” e da unità cinofile del nucleo cinofili carabinieri di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione a cinque ordinanze di applicazione di misura cautelare personale, una ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari, un obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria su richiesta della Procura Distrettuale, coordinata dal procuratore capo, Nicola Gratteri.

Le indagini, in particolare convergono sulla vicenda relativa all'omicidio del 57enne Pasquale Aquino, avvenuto a Schiavonea, frazione marina di Corigliano Rossano, la sera del 3 maggio scorso. Nel corpo del dossier anche il tentato omicidio del 39enne Cosimo Marchese conosciuto come “Il diavolo” avvenuto in contrada Pirro Malena, sempre a Corigliano Rossano la sera del 1 giugno.



I NOMI DEGLI INDAGATI RAGGIUNTI DALL'ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE

Giorgio Arturi, 39 anni;

Antonio Pio Carvelli, alias Brivido, 18 anni;

Francesco Cufone, 31 anni;

Manuel Intrieri, alias Zuzu, 21 anni;

Francesco le Pera, 21 anni;

Antonio Martino, alias Bullone, 19 anni.


AI DOMICILIARI

Bruno Arturi, 19 anni


Obbligo di presentazione per A.I., 35 anni.


Rigettate le ulteriori richieste. Gli indagati sono in tutto 12


Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Giuseppe De Salvatore, ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari in carcere nei confronti di 6 persone, tutte coriglianesi, quasi tutte residenti in contrada Fabrizio, e indagate, assieme ad altre 6 e a vario titolo, per il fatto di sangue, per l’omicidio mancato, e per altri reati tutti aggravati dal metodo mafioso: occultamento di armi clandestine, spaccio di droga, estorsioni e danneggiamenti, in particolare.

Le 6 misure cautelari in carcere sono state richieste e ottenute dal pm antimafia Alessandro Riello, del procuratore aggiunto di Catanzaro, Giancarlo Novelli, della Procura catanzarese diretta da Nicola Gratteri, e del pm di Castrovillari Luigi Spina.



L’indagine, articolatasi in una complessa e impegnativa attività investigativa, condotta dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano-Rossano, coordinata da magistrati dell'ufficio della procura antimafia e della Procura di Castrovillari, nell’arco temporale che intercorre tra il mese di maggio ed il mese di agosto 2022, ha permesso di delineare uno spaccato allarmante della realtà delinquenziale nel territorio di Corigliano Rossano, focalizzando gli assetti criminali nel settore del narcotraffico e sulle dinamiche di controllo del territorio in cui sono emersi gravi indizi di colpevolezza nei confronti di una serie di soggetti in relazione ad una gravissima sequenza di reati, tra i quali l’omicidio di Pasquale Aquino avvenuto in data 3 maggio 2022.


L'OMICIDIO DI AQUINO

Pasquale Aquino, 50 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco il 3 maggio scorso. Come si ricorderà, i due killer sono giunti in bicicletta nella frazione Schiavonea e al momento del rientro a casa della vittima, i malviventi hanno aperto il fuoco, lasciando la vittima sul marciapiede a pochi metri dall'abitazione.

LE ALTRE INDAGINI

Indagando sul delitto i carabinieri hanno fatto luce anche sul danneggiamento di un agrumeto compiuto presumibilmente per un'estorsione. Le indagini hanno chiarito alcuni aspetti legati alle attività di spaccio di droga. Gli indagati sono da considerare innocenti e tali dovranno essere considerati fino alla definizione della vicenda giudiziaria.

IL TENTATO OMICIDIO

Il tentato omicidio di Cosimo Marchese è avvenuto nel giugno scorso, in località Pirro Malena, tra le aree urbane di Corigliano e Rossano. I malviventi avevano atteso l'arrivo dell'auto e come in un film avevano aperto le porte del furgone ed avevano aperto il fuoco. Marchese era rimasto ferito. Il furgone fu incendiato nelle vicinanze.


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