Il caso "Amici in comune" prosegue nelle aule del tribunale e fa discutere nelle piazze

"Amici in comune": solo uno risponde al Gip. Scorza interviene anche sul filone politico

PRAIA A MARE – 21 mag. 21 - Sono in pochi a parlare fra i politici, tecnici e imprenditori coinvolti nell'operazione della Guardia di finanza denominata “Amici in Comune”. Dei due principali indagati, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, ha affrontato la discussione soltanto il tecnico comunale, Giovanni Argirò, che ha parlato, davanti al Gip, Rosamaria Mesiti, per circa quattro ore e mezza, alla presenza del suo legale di fiducia, Norina Scorza. Il sindaco Antonio Praticò, assistito dagli avvocati Agostino Mainente e Francesco Cristiani, invece si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Anche tutti gli altri nove indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere preferendo, probabilmente, altre strade. Per quanto riguarda il responsabile tecnico, Giovanni Argirò, da quanto si è appreso, l'avvocato Scorza avrebbe prodotto ampia documentazione, e questo giustificherebbe l'ampia durata dell'interrogatorio, a supporto delle tesi per ogni capo contestato. E' stata chiesta anche la revoca della misura cautelare in atto. Il Gip dovrà fornire risposta nei prossimi cinque giorni. Del collegio difensivo fanno parte anche gli avvocati: Giuseppe Bello, Nicola Deriu, Piernicola De Paola, Massimiliano cataldo, Dario Bergamo, Pasquale Fortunato, Agostino Fortunato, Gregorio Barba, Marcello Manna, Nicola Guerrera, Gemma Guerrera, Cecchino Cacciatore, Attilio Soriano, Gian Domenico Caiazza.

A vario titolo sono contestati i reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, rivelazione di segreto d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. Le indagini sono dirette dal Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni.La Guardia di finanza della tenenza di Scalea con la collaborazione di altri colleghi ha eseguito perquisizioni sia in varie zone della Calabria che in Campania, in abitazioni e in uffici pubblici, come il comune di Praia a Mare, il comune di Tortora e sedi di lavoro degli imprenditori.

LA PARTE POLITICA.

Il capogruppo di opposizione, Norina Scorza, è intervenuto con una nota sul ruolo e sui poteri che vengono assegnati all’opposizione che, ha detto: “sono ben diversi da quelli che insistono in capo alla magistratura inquirente. L’opposizione ha la funzione di sindacato ispettivo ed è tenuto a verificare la correttezza dell’azione amministrativa, ma con poteri assai limitati, partecipa in una posizione di minoranza alle scelte del Consiglio e ha il potere/dovere di verificare atti e documenti prodotti dall’Amministrazione. Non può installare microspie o trojan e non può intercettare telefoni e neanche è destinatario di veline riservate ai giornali. Ed è per questo che non può sapere se nel procedimento di formazione di un atto sia stata violata la legge, circostanza al momento solo ipotizzata dagli inquirenti.

Personalmente ho sempre seduto nel consiglio ben consapevole del mio ruolo e guidata solo dall’impegno di rappresentanza che ho assunto con i cittadini praiesi. Non ho mai pensato si trattasse di una poltrona comoda. Non l’ho mai trovata comoda. Ho condotto diverse ed articolate battaglie anche tese a sensibilizzare e informare l’opinione pubblica, ma ho sempre trattato ogni questione nei luoghi deputati e con il pieno rispetto per persone e istituzioni. L’educazione che ho ricevuto insieme alla mia formazione culturale e professionale non mi permettono di speculare su una vicenda giudiziaria ancora tutta da definire e che, comunque evolva, resterà comunque infelice sotto il profilo personale. Non sono attaccata a nessuna poltrona – ha concluso il consigliere di minoranza Scorza - e se siedo quella da consigliere di opposizione è solo perché rispetto fino in fondo il patto fatto con gli elettori che mi hanno votato”.