Dimissioni sindaco Crotone: Vincenzo Voce lascia dopo la scazzottata al consigliere Ioppoli
- miocomune.tv

- 21 ore fa
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“Le istituzioni devono essere esempio di equilibrio e rispetto”: il gesto del primo cittadino dopo le tensioni politiche, Vincenzo Voce sindaco di Crotone, rassegna le dimissioni dopo la scazzottata

Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha annunciato le proprie dimissioni dopo la vicenda che lo ha visto protagonista di una aggressione ai danni del consigliere comunale Ernesto Ioppoli, appartenente alla sua stessa maggioranza. Una decisione maturata – ha spiegato il primo cittadino – per “riaffermare i valori di equilibrio e rispetto che devono sempre contraddistinguere le istituzioni”.
L’aggressione durante la riunione in Provincia
Secondo quanto denunciato dal consigliere Ioppoli, l’episodio si sarebbe verificato durante una riunione istituzionale convocata dal presidente della Provincia, Sergio Ferrari, da poco eletto consigliere regionale della Calabria. L’incontro aveva come tema la realizzazione di nuovi alloggi popolari in via Israele, nel quartiere Tufolo, e ha visto la partecipazione dell’assessore all’Urbanistica Giuseppe Greco e di diversi consiglieri comunali. Nel suo comunicato, Ioppoli ha parlato di un clima di “assoluta minaccia” e di una “aggressione fisica e verbale” da parte del sindaco.
Le scuse e l’annuncio delle dimissioni
Poche ore dopo i fatti, il sindaco Vincenzo Voce ha diffuso una nota ufficiale:
“Non è mia intenzione alimentare polemiche né cercare giustificazioni. Esprimo le più sincere scuse al consigliere Ioppoli e alla città. Ma quando solo le parole non bastano, occorre il gesto”.
Con queste parole, Voce ha comunicato la propria decisione di dimettersi, definendola un “atto di responsabilità istituzionale” per favorire un ritorno alla serenità politico-amministrativa.
Le reazioni del mondo politico
Le dimissioni di Voce arrivano dopo le forti pressioni dell’opposizione e delle forze politiche locali. In un comunicato congiunto, i consiglieri di minoranza avevano dichiarato:
“Un sindaco che ricorre alla violenza, fisica o verbale, tradisce il mandato ricevuto dai cittadini e perde ogni legittimità morale a rappresentarli. Il Comune deve essere la casa del dialogo e del rispetto, non il luogo delle intimidazioni e delle aggressioni”.
Cosa accade adesso
Dopo la presentazione delle dimissioni, la legge prevede un periodo di 20 giorni durante il quale il sindaco può eventualmente revocarle. Trascorso tale termine, le dimissioni diventano irrevocabili e si procederà allo scioglimento del consiglio comunale e alla convocazione di nuove elezioni.
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