Diamante, colpi di pistola al bar Perugino: udienza dedicata alle eccezioni della difesa

Lunga camera di consiglio per i giudici e rinvio al mese di marzo

DIAMANTE – 31 gen. 23 - Udienza lunga, giovedì scorso, ma dedicata ad una serie di questioni poste dalla difesa degli imputati. Prosegue il processo relativo alla sparatoria avvenuta all'interno della pasticceria Perugino sul lungomare di Diamante, lo scorso 4 febbraio 2022. Gli imputati, come è noto, sono i tre fratelli Massimo De Rose, 31 anni, Alessandro De Rose, 35 anni, e Mattia De Rose, 38 anni; devono rispondere dell'ipotesi di accusa di duplice tentato omicidio e sono tutti destinatari di misura cautelare. I tre imputati sono difesi, rispettivamente, dagli avvocati Cristian Cristiano, Ugo Le Donne, Maurizio Nucci e Francesco Santelli che hanno sollevato una serie di eccezioni. Per tale motivo il tribunale si è ritirato in una lunga camera di consiglio per decidere. Al termine, la maggior parte delle richieste sono state rigettate.

Si tornerà in aula, quindi il prossimo mese di marzo, per ascoltare altre testimonianze. In particolare, i carabinieri che hanno effettuato le indagini sul caso. Le persone offese, Stefano e Gianluca Perugino, sono assistite dagli avvocati di fiducia Francesco Liserre e Luigi Crusco; il comune di Diamante, che come è noto si è costituito parte civile, è assistito dall'avvocato Giuseppe Marchese. Saranno quindi sentiti altri carabinieri, alcuni appartenenti al nucleo investigativo, ed altri ancora alla compagnia di Scalea. Saranno sentiti anche i militari del reparto speciale, il Ris, che hanno effettuato i rilievi. I proiettili esplosi, come si ricorderà, colpirono gravemente Stefano Perugino, poi ricoverato in rianimazione, mente un altro proiettile avrebbe colpito Gianluca Perugino perforando la felpa. Il sindaco Magorno nella manifestazione organizzata per quanto accaduto aveva dichiarato: “L'aggressione è stata una violenza contro tutta la nostra città, un atto contro quella società che a Diamante rappresenta un pezzo di Stato. Noi siamo quelli che vogliono continuare a costruire un futuro migliore, noi siamo un corpo sano che coltiva la fiducia”.