Cosenza, stalking verso l'ex: misura cautelare per un 34enne
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Cosenza, stalking verso l'ex: misura cautelare per un 34enne

Cosenza: la polizia di stato esegue misura cautelare coercitiva per stalking nei confronti di un 34 enne del posto

COSENZA - 12 giu. 21 - Nel pomeriggio di oggi, la squadra mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e dal compagno convivente e, in particolare, al luogo ove dimorano e a quello dove svolgono la loro attività lavorativa con l’ulteriore divieto di non comunicare coi due, attraverso qualsiasi mezzo. Il provvedimento, emesso oggi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal procuratore capo Mario Spagnuolo, a carico di un 34 enne, di Cosenza, pregiudicato, ritenuto responsabile di atti persecutori ai danni della ex compagna.



Le indagini hanno permesso di dimostrare che l’uomo, già rinviato a giudizio per il reato di maltrattamenti in famiglia sempre ai danni della ex compagna dalla quale è separato, continuava a rivolgerle ripetuti e numerosi messaggi di minacce di morte. Inoltre, dopo aver saputo che la donna aspettava un figlio dal nuovo compagno, l'avrebbe tempestata di sms in tutte le ore del giorno, divenendo nei confronti della stessa e del suo nuovo compagno così incisivo e violento al punto da ingenerare un fondato timore per l'incolumità delle vittime di stalking.

Lo stalker sarebbe andato oltre oltre tentando anche di obbligare la malcapitata a ritirare le denunce presentate nei suoi confronti, facendole intendere chiaramente che se non avesse ceduto, non si sarebbe dovuta meravigliare di qualche danno all’autovettura o se “qualcuno l’avesse presa a calci nella pancia”. La vittima, seppur fortemente terrorizzata, è rimasta ferma nelle sue decisioni e non si è fatta intimorire confidando nella Legge.

L’esperienza del personale della III Sezione “Reati contro la persona, reati contro i minori e reati sessuali” della squadra mobile ha consentito agli investigatori di aiutare il nucleo familiare a superare le paure, tanto che hanno raccontato le violenze subite, facendo sì che si potesse intervenire con tempestività e determinazione nella vicenda, individuando e raccogliendo tutti gli elementi a carico del cosentino, che hanno consentito l’emissione in brevissimo tempo della misura cautelare.



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