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CoriglianoRossano, protesta delle contrade: il Movimento del territorio rinfresca la memoria a Stasi

Dopo due settimane dalla protesta dei cittadini delle contrade di Corigliano Rossano, nulla si è mosso, ed il sindaco Stasi è rimasto in silenzio. L'ex sindaco Pasqualina Straface, coordinatrice del Movimento del Territorio interviene sulla questione



CORIGLIANO ROSSANO – 6 ott. 20 – Dopo 15 giorni, nessuna risposta, anzi tanto silenzio del sindaco Stasi sulle emergenze denunciate dai cittadini delle frazioni “abbandonate” come Cantinella. Oggi a rinfrescare la memoria al sindaco è il movimento del Territorio coordinato dall'ex sindaco della città di Corigliano, Pasqualina Straface.

Lo scorso 22 settembre, 14 giorni fa, numerosissimi cittadini di Corigliano Rossano residenti in diverse frazioni e contrade del territorio comunale avevano dato vita ad una pacifica manifestazione di protesta nei confronti dell’Amministrazione comunale e del suo “perdurante immobilismo” in merito alle tante e gravose problematiche che affliggono le medesime zone dell’area urbana coriglianese. Oggi, c'è l'intervento del Movimento del Territorio guidato dall’ex sindaco di Corigliano Calabro, Pasqualina Straface.

“A distanza di due settimane esatte da un’iniziativa di protesta civile nella forma ma determinata nei contenuti, nelle proposte e nelle istanze, tanto da far registrare un’ampia partecipazione popolare e una notevole risonanza mediatica, non possiamo esimerci – affermano dal Movimento – dal constatare amaramente, e denunciare di conseguenza alla pubblica opinione, il protrarsi dell’atteggiamento del sindaco Stasi: un silenzio imbarazzante, che mortifica tutti quei cittadini, quelle famiglie, quei gruppi che hanno preso parte a tale iniziativa. Un’iniziativa che, è opportuno sottolinearlo, è stata ideata e organizzata da un Comitato popolare che riunisce i rappresentanti delle numerose frazioni del territorio (da Cantinella a San Nico, da Thurio a Ministalla, da Apollinara a Mandria del Forno a Tenimento, e via discorrendo) e che ha visto gli stessi cittadini protagonisti di una manifestazione civile e ordinata, per la quale ancora oggi si ringraziano, per la preziosa presenza e il servizio pubblico garantito, le Forze dell’ordine, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato.



Ebbene, non solo il sindaco non si è presentato sul luogo, né tantomeno qualcuno dei suoi assessori, ma alla notizia della suddetta manifestazione, offendendo quella che era una corale richiesta d’ascolto e legittima attenzione circa le problematiche evidenziate e tuttora irrisolte, ha chiesto che venisse inoltrata una formale “Pec” per richiedere un incontro presso la sede comunale; comunicazione che è stata prontamente inviata ma che ad oggi, a distanza di due settimane, è rimasta ancora inevasa, ossia senza alcuna risposta da parte del sindaco. I cittadini, quindi, aspettano dallo scorso 22 settembre di essere ricevuti dal sindaco. Ci chiediamo, pertanto, quali siano le priorità di questa Amministrazione comunale, ormai completamente sconnessa dal territorio e dalla cittadinanza, che con qualche dichiarazione a mezzo stampa si esprime su tutto, tranne che su quelle che sono le questioni di propria competenza e che riguardano le condizioni di vivibilità della popolazione. Degrado, incuria, abbandono, superficialità, approssimazione: questo – concludono dal Movimento del Territorio – il risultato e l’immagine della città dopo un anno e mezzo di governo, se così si può definire, di quella che avrebbe dovuto essere, nei fatti e non solo a livello teorico, la terza città della Calabria”.

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