Corigliano Rossano, morte di un feto: sanitari dell'ospedale "Compagna" tutti assolti
I fatti accaduti nell'agosto del 2017. I sanitari dell'ospedale Guido Compagna di Corigliano Rossano sono stati tutti assolti
CORIGLIANO ROSSANO – 20 nov. 21 - Dalla morte intrauterina di un feto, era scaturita un'indagine e si era aperto il relativo fascicolo. Il “caso” è stato ufficialmente archiviato con ulteriore conferma giunta nei giorni scorsi. La vicenda risale alla fine del mese di agosto del 2017 quando si verificò il decesso del nascituro ancora nel grembo della madre, nell'ospedale di Corigliano. Il Tribunale di Castrovillari, a seguito di reclamo, ha confermato l’ordinanza di archiviazione, emessa già in precedenza dal Giudice per le indagini preliminari nei confronti dei sanitari difesi dagli avvocati: Alfredo Zicarelli, Gianluigi Zicarelli, Gaetano Monte e Maria Domenica Aino. Il Tribunale di castrovillari, ha quindi accolto in pieno, anche in quest’ultima sede, le richieste difensive. Il processo trae origine dalla denuncia dei coniugi, sporta, nei giorni successivi ai fatti accaduti, a causa della perdita del nascituro, avvenuta pochi giorni prima del termine previsto. In quel mese di agosto, dopo diversi accessi presso l’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano, era stata constatata la morte intra uterina del feto e si era proceduto al susseguente parto indotto. In riferimento alla denuncia presentata, erano state avviate le indagini.
La procura aveva quindi iscritto nel registro degli indagati, per omicidio colposo, i medici e l’ostetrica che avevano avuto in cura la partoriente. Nel corso del giudizio e sin dal principio, i difensori, Alfredo Zicarelli, Gianluigi Zicarelli, Gaetano Monte e Maria Domenica Aino, hanno sostenuto l’assenza di responsabilità dei sanitari, ed in particolare dei loro assistiti, per il tragico evento occorso. Secondo le tesi degli legali i fiducia degli indagati è emerso che il personale medico aveva agito “nel pieno rispetto delle linee guida e delle buone pratiche clinico-assistenziali” ed il Tribunale di Castrovillari, in accoglimento delle richieste degli avvocati, ha confermato la precedente ordinanza di archiviazione dichiarando il reclamo proposto inammissibile.
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