Corigliano Rossano, contro l'aumento del pane: «Svuotano le tasche dei cittadini»
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Corigliano Rossano, contro l'aumento del pane: «Svuotano le tasche dei cittadini»

Il comitato dei commercianti, contro l'aumento del pane. L'appello di Enzo Natozza



CORIGLIANO ROSSANO – 27 gen. 22 - Dal centro storico di Corigliano, nella città di Corigliano Rossano, arriva l'appello dei commercianti. L'aumento del pane è motivo di forte preoccupazione, perchè potrebbe trainare altri generi alimentari in una catena che penalizzerebbe i cittadini. L'appello proviene dal presidente del comitato commercianti, Enzo Natozza. Un nuovo aumento di 50 centesimi del prezzo del pane potrebbe rappresentare un segnale inquietante. È una somma che va ad aggiungersi a tutti quei rincari che stanno riguardando tanti beni di prima necessità, quali pasta, frutta, verdura ecc. che, secondo quanto evidenzia Natozza: “stanno svuotando sempre di più le già esigue tasche delle famiglie italiane”.


Il presidente del comitato dei commercianti di Corigliano Centro Storico, Enzo Natozza afferma: «Tutti noi siamo preoccupati perché c’è il rischio concreto che a distanza di quattro mesi dall’ultimo aumento del prezzo del pane, se ne potrebbe registrare un altro. In pratica dal primo febbraio il costo potrebbe passare a 3 euro al chilo, così da ottobre ad oggi si verificherebbe un aumento di un euro. Tutto ciò è assolutamente improponibile – afferma il presidente dei commercianti coriglianesi – perché si andrebbe ad aggravare, in maniera assolutamente ingiustificata, la già asfittica economia di tante famiglie. Come si può pretendere da tante famiglie già messe in ginocchio da due anni a questa parte dal covid, di accettare senza colpo ferire un ulteriore aumento del prezzo del pane, dopo che già ne hanno dovuto subire uno lo scorso mese di ottobre». La situazione rischia di generare ulteriori rincari a catena e tale particolare situazione andrebbe a colpire le famiglie più deboli. «Noi tutti commercianti – prosegue il presidente Natozza – non possiamo rimanere con le mani nelle mani, i panificatori devono capire che adesso non ci sono le condizioni economiche per procedere ad un ulteriore aumento. Comprendiamo che c’è l’aumento del prezzo del grano e quindi della farina, ma qui si finisce con l’affamare ulteriormente tante famiglie. Che sia chiaro un concetto se le attuali voci di aumenti saranno confermate come Comitato non rimarremo fermi, ma attiveremo tutte quelle iniziative tendenti ad impedire questo nuovo aumento. Ci rivolgeremo a quelle Autorità che hanno, per legge, il potere di vigilare sui prezzi, sull’evitare aumenti ingiustificati. Non è giusto che si vada a colpire ulteriormente la già fragile economia di tante famiglie. Noi come Comitato – conclude il presidente Natozza – vigileremo affinché ciò non accada, altrimenti percorreremo la strada dei ricorsi, perché il cittadino non ne può più». Insomma la situazione potrebbe peggiorare, se il problema non verrà affrontato anche a livello generale, tenendo in considerazione delle problematiche delle categorie che sono coinvolte da una serie di fattori a livello globale e dei cittadini che sono sempre più pressati da aumenti, da acquisti non rinviabili come quello delle mascherine, per esempio, ed ora anche dall'aumento dei costi del gas, dell'energia elettrica e del pane.



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