In Calabria, solo 4.000 posti barca: “Il mare è la nostra risorsa mancata”
- miocomune.tv

- 14 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Solo 4.000 posti barca: l’Associazione Costruttori dei Due Mari lancia l’allarme in Calabria sulla carenza di infrastrutture per la nautica da diporto e si dice fiduciosa: “Con Occhiuto la regione può trasformare il ritardo in valore aggiunto”
14 ottobre 2025
Con appena 4.000 posti barca lungo oltre 800 chilometri di costa, la Calabria è la regione più bagnata d’Italia ma la meno attrezzata per il turismo nautico.Un paradosso che, secondo l’Associazione Costruttori dei Due Mari (ACDM), può diventare un’occasione di rilancio se affrontato con una visione integrata di sviluppo sostenibile.L’idea è quella del “Vantaggio Blu”, un laboratorio che connetta porti turistici, aeroporti e reti di mobilità in un’unica strategia economica.
Riaprire il Masterplan della portualità turistica
Andrea Guarascio, presidente dell’ACDM, invita la Regione a riaprire il Masterplan della portualità turistica, aggiornandolo in chiave moderna e strategica.L’obiettivo è creare nuovi porti turistici, potenziare quelli esistenti e integrarli con la rete regionale dei trasporti, in sinergia con gli aeroporti di Lamezia, Reggio e Crotone.
Tropea e Lamezia, i due casi emblematici
“Abbiamo una delle linee costiere più suggestive del Mediterraneo, ma un’infrastruttura nautica ancora limitata”, spiega Guarascio.Due esempi simbolo:
Tropea, con un porto insufficiente rispetto alla domanda crescente del turismo internazionale;
Lamezia Terme, dove il porto waterfront potrebbe diventare un Polo Nautico green grazie alla posizione ZES e alle potenzialità logistiche.
Connettere mare e cielo per creare economia reale
Secondo l’ACDM, il futuro passa dalla connessione tra porti e aeroporti.“Ogni dieci punti di crescita della connettività aerea diretta – sottolinea Guarascio – generano mezzo punto di PIL e l’1,5% di nuovi posti di lavoro. Connettere mare e cielo significa creare economia reale”.
Verso una Calabria competitiva nel Mediterraneo
Da Cariati a Vibo Valentia, passando per Sibari e Roccella Jonica, la regione può contare su maestranze e cantieri navali storici.Ma serve un piano operativo, una governance stabile e una cabina di regia regionale.“Il nostro obiettivo – conclude Guarascio – è fare della Calabria una delle penisole più competitive del Mediterraneo, valorizzando il mare come leva di crescita economica e turistica”.
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