Sta meglio Salvatore, uno dei primi pazienti colpiti da botulino a Diamante
- miocomune.tv
- 22 ore fa
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Dopo giorni di paura, ricoverato al Cardarelli di Napoli, arrivano segnali di ripresa: giorni di paura dopo l'attacco della tossina del botulino a Diamante

23 agosto 2025
Buone notizie sul fronte del botulino a Diamante: Salvatore, uno dei primi pazienti colpiti durante le scorse settimane, è in fase di recupero. L’uomo, originario di Napoli e impiegato a Bologna, è ancora ricoverato all’ospedale Cardarelli, ma – come conferma la moglie – “non è più in pericolo di vita”.
Il percorso resta lungo e complesso, ma i progressi sono evidenti. «Ha ripreso quasi tutta la vista – ha spiegato la moglie – anche se è ancora indietro con la deglutizione. Non può mangiare, ma il peggio è passato».
Il deputato Borrelli
Un miglioramento che ha trovato eco anche nelle parole del deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha seguito il caso sin dall’inizio: «Al Cardarelli sono stati straordinari e oggi festeggiamo una buona notizia. Quando Salvatore è arrivato in ospedale non riusciva più nemmeno a parlare. Ora, grazie alla sanità pubblica, è fuori pericolo».
Borrelli ha colto l’occasione per rivolgere un duplice appello: da un lato alla donazione di sangue e organi, “per salvare altre vite”, dall’altro alla scuola di Bologna dove Salvatore lavora con un contratto a termine, invitando alla solidarietà in attesa del suo ritorno.
Il racconto
Il racconto della moglie restituisce tutta la drammaticità dei giorni trascorsi: «Abbiamo fatto una corsa della speranza che, per fortuna, è andata a buon fine. Quando siamo arrivati in Calabria ci siamo accorti che c’era un problema serio e ci hanno consigliato di andare subito al Cardarelli. Lì è stato ricoverato in codice rosso e immediatamente trattato con l’antidoto. Ringraziamo il personale per la professionalità e l’empatia dimostrate».
Il caso di Salvatore si inserisce in un quadro più ampio che ha già visto altre vittime del botulino a Diamante, che purtroppo non ce l'hanno fatta, come Luigi Di Sarno, l’artista napoletano, e la giovane Tamara D’Acunto, originaria della città tirrenica.
La storia di Salvatore, per fortuna, ha ora un segnale di speranza.
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