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Bonifati, il Parco Eolico non piace: “Un progetto scellerato”

  • Immagine del redattore: miocomune.tv
    miocomune.tv
  • 8 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Wwf e associazioni ambientaliste insorgono contro l’impianto eolico previsto fra Bonifati e Cetraro: “Minaccia la biodiversità e distrugge paesaggi protetti”

Bonifati no al parco eolico
Le distanze degli aerogeneratori dall'abitato

Bonifati, 8 luglio 2025 – Sta suscitando forti polemiche il progetto per la realizzazione del Parco Eolico Bonifati, un impianto che prevede l’installazione di otto aerogeneratori sul territorio comunale e infrastrutture accessorie nei comuni vicini di Cetraro, Fagnano Castello e Sant’Agata di Esaro.

Tre importanti associazioni ambientaliste – WWF Calabria Citra, AIDAA (Associazione Italiana Difesa Ambiente Animali Salute) e WEF Cosenza Sila-Pollino – hanno preso una posizione netta contro il progetto, definendolo “scellerato” e “calato dall’alto”, accusandolo di minacciare seriamente un ecosistema di inestimabile valore naturalistico.



A rappresentare le sigle, l’avvocato Fabio Spinelli, che ha depositato un documento tecnico-giuridico presso Regione Calabria e Ministero dell’Ambiente, evidenziando gravi criticità nel progetto del Parco Eolico Bonifati. Secondo le associazioni, l’area interessata si trova nella zona orientale della catena costiera calabrese ed è ricca di habitat boschivi e specie animali protette.

Tra i punti più controversi, la prossimità dell’impianto a nove siti della Rete Natura 2000, tra cui la valle del fiume Esaro, i laghi di Fagnano e il Pantano della Giumenta, zone riconosciute di primaria importanza ecologica. Le associazioni definiscono l'intervento come “un attacco frontale alla biodiversità”, incompatibile con ogni principio di sostenibilità ambientale.



Il Parco Eolico Bonifati prevede anche nuove strade e infrastrutture che, secondo i firmatari del documento, avranno un impatto devastante sul paesaggio e sull’equilibrio ambientale dell’area.

Le critiche si concentrano anche su una presunta operazione speculativa, nascosta dietro la retorica della transizione energetica. “Questo non è sviluppo, è aggressione. Questo non è futuro, è un salto nel buio”, dichiarano le associazioni.

Secondo il documento, è inspiegabile come oggi si stia valutando un progetto così simile a quello già bocciato dalla Regione Calabria in passato proprio per l’elevato impatto ambientale.

La battaglia contro il Parco Eolico Bonifati è appena iniziata, ma le associazioni annunciano che faranno di tutto per tutelare il patrimonio naturale della Calabria e bloccare quella che definiscono una “minaccia travestita da energia pulita”.



Il Parco eolico

Il Parco Eolico Bonifati, presentato dalla società Haizea Green, ha ufficialmente avviato l’iter autorizzativo, ma già infiamma il dibattito pubblico e solleva una forte opposizione da parte delle associazioni ambientaliste.

Il progetto prevede otto aerogeneratori di ultima generazione (da 6,3 megawatt ciascuno) per una potenza complessiva di 50,4 megawatt, con opere accessorie distribuite nei comuni di Bonifati, Cetraro, Fagnano Castello e Sant’Agata di Esaro. A completare il piano, un sistema di accumulo energetico da 28 megawatt, oltre a nuove strade, cavidotti e una sottostazione elettrica.

Ma è proprio questa imponente infrastruttura a far scattare l’allarme


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