Bonifati, muore travolto da un albero. Interviene la Flai-Cgil
Aggiornamento: 31 lug 2023
Bonifati, muore travolto da un albero. Il sindacato "Ennesima tragedia sul lavoro"
BONIFATI – 21 lug. 23 - E' intervenuto il sindacato sul decesso di un lavoratore avvenuto mercoledì a Bonifati. E' deceduto, perchè è finito sotto un grosso albero mentre stava lavorando. Si chiamava Piero Bernardo, l'operaio boschivo di 54 anni. Inutili i soccorsi. L'impatto con il grosso albero è stato troppo violento e l'uomo sarebbe morto sul colpo nell'area boscata in località Contessa a Bonifati. La prima ricostruzione dei fatti farebbe ritenere che Bernardo stava tagliando il tronco con l'utilizzo degli strumenti in dotazione, quando il tronco è letteralmente crollato non lasciando scampo all'operaio. Immediatamente sono stati attivati i soccorsi. Ma non c'è stato niente da fare per il 54enne.
Bonifati, muore travolto da un albero. Interviene la Flai-Cgil
Sul caso, indagano i carabinieri e gli ispettori del lavoro. Sull'accaduto è intervenuto ieri Giovambattista Nicoletti, segretario generale Flai Cgil di Cosenza. “Ennesima tragedia sul lavoro. Oramai le morti bianche non si contano più. La strage non conosce sosta. Un altro lavoratore, padre di famiglia, Piero Bernardo, di 54 anni, è morto a Bonifati, schiacciato da un albero, mentre stava lavorando in località Contessa come operaio boschivo. Come Flai Cgil di Cosenza il nostro pensiero va, innanzitutto, alla famiglia di Pietro a cui esprimiamo la nostra vicinanza, la nostra solidarietà e le nostre più sentite condoglianze. Al di là delle eventuali responsabilità specifiche che saranno stabilite dalla magistratura, come Flai Cgil di Cosenza – scrive Nicoletti - non possiamo esimerci dal segnalare la necessità del massimo rispetto delle norme di sicurezza e quindi di lavorare tutti per potenziare la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Come Flai Cgil di Cosenza riteniamo che per porre un freno a questa continua “mattanza” serve consapevolezza da parte di tutti, è necessario il massimo impegno della politica, delle parti sociali, e imprenditoriali. Nessuno può far finta di niente e girarsi dall’altra parte. Non si può continuare a rimanere inerme davanti a queste tragedie quotidiane. Servono più controlli e, soprattutto, nuove norme”.
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