Scalea, aviosuperficie sotto i riflettori in consiglio: accessi non autorizzati, debiti e prospettive di rilancio
- miocomune.tv

- 15 lug
- Tempo di lettura: 5 min
Aviosuperficie di Scalea, il sindaco Russo risponde all’interrogazione di Perrotta: chiarimenti, responsabilità della società Mavis e futuro dell’infrastruttura

Scalea, 15 luglio 2025 – Una interrogazione sull'aviosuperficie di Scalea. L'ha presentata il gruppo “Scalea Oltre” che chiedeva di conoscere se vi fossero stati degli accessi non autorizzati all'area. “Nello specifico – commenta il capogruppo di Scalea Oltre, Perrotta - il sindaco Mario Russo ha reso edotto il consiglio circa la violazione dei lucchetti dell'area da parte dell'Ing. Ortolani lo scorso 27 giugno e lo scontro verbale avvenuto in data 4 luglio 2025 sempre tra l'ingegner Ortolani e un rappresentante della ditta incaricata della guardiania”. Sulla risposta in consiglio comunale, il consigliere perrotta si è dichiarato soddisfatto.
L'intervento del sindaco Russo sull'aviosuperficie
Il sindaco Russo: «In riferimento a questa interrogazione presentata dal consigliere Perrotta, immediatamente, il giorno stesso in cui abbiamo ricevuto l'interrogazione, ho inviato una richiesta di informazioni alla società Mavis, che è la società che sorveglia l'area dell'aviosuperficie. Il 30 giugno ho inviato questa richiesta di informazioni alla Mavis in cui scrivevo di: “possibili accessi non autorizzati all'interno dell'aviosuperficie di proprietà del Comune di Scalea. Quanto comunicato se rispondente al vero si traduce in un gravissimo inadempimento contrattuale con responsabilità a vario titolo, essendo allo stato, l'intera area inibita agli estranei, motivo per il quale è stata disposta una custodia H24 a questa società. Fatto ancor più grave se all'interno dell'aviosuperficie si consenta movimentazione di veicoli non autorizzati al volo. Si resta in attesa di urgente riscontro al fine di chiarire le posizioni di codesta società e soprattutto la corretta modalità di gestione dell'appalto di custodia assegnato. Copia della presente viene altresì notificata all'ufficio tecnico comunale, alla polizia locale per tutte le verifiche di competenze e con le segnalazioni del caso all'autorità giudiziaria."
La risposta della società Mavis
Prosegue l'intervento di Russo: «La società Mavis in data 7 luglio mi risponde, e sinteticamente fa una cronistoria di tutte le determine ricevute per contrarre il servizio di affidamento del portierato. In merito al sito dell'aviosuperficie la Mavis sottolinea alcune criticità con il signor Ortolani per fatti avvenuti antecedentemente alla data in cui ho scritto alla società stessa e mi dice che il 27 giugno 2025, mentre si effettuava il controllo perimetrale della struttura lontana dal punto di accesso dell'aviosuperficie, il signor Ortolani ha deliberatamente violato i lucchetti sostituiti. A seguito della rilevazione dell'anomalia avvenuta in breve tempo, era stato avvisato l'architetto Aronne, senza sapere che a quella data l'architetto Aronne non rivestiva più l'incarico presso il comune di Scalea e informavano anche le forze dell'ordine e quindi prontamente la Mavis sostituiva i lucchetti che erano stati danneggiati. In data 4 luglio il signor Ortolani si è recato nuovamente presso l'aviosuperficie, ma sembrerebbe che ci sia stato soltanto uno scontro verbale tra la Mavis e il signor Ortolani e non c'è stata poi altra azione.
I debiti del comune verso Mavis
Dopodiché la Mavis ricorda al Comune di Scalea «i saldi delle fatture che vanta nei confronti della stessa da parte della società nei confronti del comune che dal primo giugno 2024 al 30 giugno 2025 ammontano a circa €100.000, concessivamente e alcune pagate, altre un importo di €42.000 ancora non pagate. Al momento quindi ci troviamo di fronte ad una situazione in cui l'aviosuperficie, oltre a non essere utilizzata, è diventata per il Comune di Scalea un costo difficile da sostenere perché se questa società prende €100.000 l'anno per una vigilanza, credo che noi ci determineremo alla scadenza di affidamento nei confronti della società per evitare che il Comune sopporti un un peso economico così rilevante».
I progetti futuri
Prosegue la risposta del sindaco Russo: «A questo voglio anche assicurare che io mi sono già incontrato con il presidente Occhiuto e con il capo di gabinetto, il dottore Vigna per discutere della questione aviosuperficie. Finito il consiglio parto per Catanzaro dove ho un appuntamento con un tecnico assegnato dal presidente del presso il Dipartimento turismo e ritengo che nei prossimi giorni potrò annunciare delle novità interessanti in merito a quest'opera. Non esclusa anche la possibilità che si possa recuperare un finanziamento di €1.800.000 per mettere a punto la struttura. L'intenzione dell'amministrazione è di avviare subito una interlocuzione con l'Enac, anche perché l'Enac ha costituito una società che si chiama Enac Servizi, che gestisce diverse aviosuperfici in Italia. Su questo io ho iniziato a lavorare sin dai primi giorni del mio insediamento, quindi l'obiettivo dell'amministrazione è quello di riaprire questa struttura, di renderla funzionale per un'opera importante non solo per Scalea, ma per l'intero territorio e con una valenza. Proprio ieri ne ho parlato con il sindaco di Maratea sull'importanza e sul ruolo strategico che quest'opera ha nel nostro territorio».
Gli obiettivi in cantiere
L'intervento di Russo: «Quindi mi auguro nelle prossime settimane di poter dare al consiglio, alla cittadinanza, delle notizie positive che ovviamente non mi va di annunciare perché sono tutte in gestazione, ma ritengo e sono fiducioso che si possa arrivare sia ad un intervento diretto da parte della Regione Calabria che ad un'interlocuzione che possa poi portare eventualmente ad una gestione da parte dell'Enac Servizi che sarebbe importantissimo perché sarebbe una struttura qualificata e quindi considerando anche che questa aviosuperficie da Roma in Sicilia è oramai l'unica rimasta. C'era Salerno, ma Salerno è diventato oramai aeroporto, quindi a tutti gli effetti una struttura aeroportuale e la lunghezza di questa pista è esattamente il doppio di quella di Roma Urbe che ha una pista di circa 1 km ed è quattro volte lunga la pista dell'aviosuperficie di Sibari e che comunque pur essendo una pista piccolissima, una aviosuperficie ridotta rispetto alla nostra, ha comunque un certo traffico e una certa importanza, una valenza».
La risposta a Perrotta
«Quindi, in merito anche alle altre domande che erano state formulate da parte del consigliere Perrotta - prosegue il sindaco - mi sento ovviamente di dire che non c'è stata alcuna autorizzazione a soggetti estranei, che ovviamente l'ufficio tecnico non ha ha rilasciato alcuna autorizzazione all'accesso di persone all'interno dell'area aviosuperficie e quindi ovviamente al di là di garantire quelle che sono le sentenze emesse sulla vicenda aviosuperficie in possesso appunto all'ufficio legale, l'obiettivo non è solo quello di garantire dal punto di vista giuridico la gestione di questa struttura, ma credo sia ancora più importante oltre a cercare di smuovere le acque per far sì che questa opera riprenda ad essere funzionante e soprattutto acquisti la valenza che merita, perché l'intero territorio da un funzionamento serio, corretto dell'area di aviosuperficie, può trarne indubbi vantaggi».
🔵 segui le notizie sul canale whatsapp di miocomune ➡️





































