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Scalea, aviosuperficie per Bruno ex presidente del consiglio comunale: “Gravi violazioni e silenzi inaccettabili”

  • Immagine del redattore: miocomune.tv
    miocomune.tv
  • 15 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

L'ex presidente del Consiglio comunale Gaetano Bruno attacca sull'aviosuperficie di Scalea in consiglio comunale: “Dal sindaco risposta debole. Nessuna denuncia per l’effrazione”

Effrazione aviosuperficie Scalea parla Gaetano Bruno
Gaetano Bruno

Scalea, 15 luglio 2025 - Al centro del dibattito politico di Scalea c'è la questione irrisolta dell’aviosuperficie, oggetto di un’interrogazione presentata dal gruppo consiliare Scalea Oltre durante l’ultima seduta di consiglio comunale. Un confronto acceso, alimentato anche dalle dichiarazioni dell’ex presidente del Consiglio comunale Gaetano Bruno, che ha puntato il dito contro le “gravi violazioni e le deboli determinazioni” dell’amministrazione.


Le accuse: “Effrazione confermata, ma nessuna denuncia”

Al centro del dibattito, la violazione dei lucchetti dell’area da parte di Ortolani, confermata ufficialmente dal sindaco in aula, così come uno scontro verbale con un rappresentante della società incaricata della guardiania. Ma, come evidenzia Bruno:

“Ebbene entrambe le circostanze sono state confermate dal sindaco; tuttavia è sembrato quanto meno fuori luogo, in quella sede e in risposta all’interrogazione circa tentativi di utilizzo indebito di una struttura pubblica, puntare il dito contro la società di guardiania, sottolineando i costi del servizio”.

Secondo Bruno, l’amministrazione avrebbe spostato il focus dal responsabile dell’effrazione alla società che garantisce la sorveglianza, distogliendo così l’attenzione dalla gravità dell’episodio.



“Serve una risposta ferma: non si può far finta di nulla”

Bruno prosegue criticando la linea morbida tenuta in Consiglio:

“Mi sarei aspettato, e come me tantissimi cittadini, che il sindaco riferisse almeno di una denuncia sporta alle autorità competenti nei confronti di chi si è reso autore dell’effrazione dei lucchetti e non che si finisse a discutere dei costi del servizio svicolando poi sul futuro della struttura, su incontri in Regione, finanziamenti, interessamento dell’Enac e quant’altro”.

Nel suo intervento, Bruno contesta non solo l’assenza di un’azione legale ma anche la reazione, a suo dire “troppo soddisfatta”, dei consiglieri di opposizione. Un atteggiamento che, secondo l'ex presidente del Consiglio, denota scarsa attenzione alla difesa della cosa pubblica.



“Tutela dei beni pubblici, ora servono fatti”

“Mi auguro che l’amministrazione comunale in primis e i consiglieri di opposizione mettano in campo azioni decise e concrete finalizzate alla tutela dei beni pubblici che sono di proprietà di tutti i cittadini e non possono essere lasciate alla mercè di chi insiste a detenerne una paternità che non gli appartiene”.

Il messaggio di Bruno è chiaro: l’aviosuperficie di Scalea è patrimonio della collettività, e non può essere oggetto di forzature o usi arbitrari. In un contesto già complicato da anni di contenziosi e polemiche, quanto accaduto impone – secondo l’ex presidente – una presa di posizione forte e responsabile, nel pieno rispetto delle istituzioni e della legalità.


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