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Amantea, via libera alle barriere antirumore lungo la ferrovia: progetto Rfi da 11,3 milioni

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  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 3 min
      Barriere antirumore lungo la ferrovia nel tratto urbano di Amantea

Barriere antirumore lungo la ferrovia ad Amantea, conclusa la Conferenza dei servizi: approvato il progetto definitivo Rfi




30 dicembre 2025




Arrivano le barriere antirumore lungo la ferrovia nell'area urbana di Amantea. Si chiude positivamente una lunga e articolata fase amministrativa e si apre ora il percorso che porterà alla realizzazione delle barriere antirumore lungo la linea ferroviaria Battipaglia–Reggio Calabria, nel tratto che attraversa il territorio comunale di Amantea.

La Conferenza dei servizi ha infatti espresso esito favorevole e Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) ha approvato il progetto definitivo degli interventi inseriti nel primo quadriennio del Piano di contenimento e abbattimento del rumore, predisposto ai sensi del decreto del Ministero dell’Ambiente del 29 novembre 2000. La determinazione conclusiva sancisce il via libera formale all’opera, che può ora accedere alla fase tecnico-amministrativa propedeutica all’avvio dei lavori.



Barriere antirumore ad Amantea: un intervento contro l’inquinamento acustico

L’intervento nasce da una precisa esigenza normativa e sanitaria: ridurre l’impatto del rumore ferroviario in un’area urbana densamente abitata. Le barriere antirumore saranno installate per circa un chilometro sul lato del binario pari e per oltre un chilometro sul lato del binario dispari, interessando uno dei tratti più sensibili della linea tirrenica.

Non si tratterà, tuttavia, di semplici strutture funzionali. Come evidenziato da Rfi, le opere saranno progettate come elementi architettonici integrati nel contesto urbano e paesaggistico, con l’obiettivo di coniugare efficacia acustica e sostenibilità ambientale.



Barriere antirumore ad Amantea: investimento da 11,3 milioni di euro

Il costo complessivo dell’intervento è stimato in circa 11,3 milioni di euro, finanziati nell’ambito del contratto di programma tra Rfi e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una cifra rilevante che conferma il valore strategico attribuito al risanamento acustico lungo uno dei principali assi ferroviari del Mezzogiorno.

Con l’approvazione del progetto definitivo viene inoltre dichiarata la pubblica utilità dell’opera, che vale come variante agli strumenti urbanistici vigenti e comporta l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sulle aree interessate.



Prescrizioni, monitoraggi e tutele ambientali

Nel corso della Conferenza dei servizi sono stati acquisiti i pareri dei diversi enti competenti, molti dei quali favorevoli ma corredati da specifiche prescrizioni. In particolare, al termine dei lavori dovrà essere effettuata una campagna di monitoraggio acustico per verificare il rispetto dei limiti di legge nei confronti dei ricettori più esposti.

Prima dell’apertura dei cantieri sarà inoltre necessaria la bonifica preventiva da eventuali ordigni bellici inesplosi, mentre tutte le operazioni di scavo e movimento terra saranno sottoposte a sorveglianza archeologica, a tutela di possibili evidenze storiche nel sottosuolo. Le verifiche idrauliche hanno infine escluso interferenze con il deflusso delle acque, attestando la piena compatibilità dell’opera sotto il profilo della sicurezza.





Il via libera del Comune e l’attesa dei residenti

Anche il Comune di Amantea ha espresso il proprio nulla osta, certificando la coerenza del progetto con il Piano strutturale comunale recentemente approvato. Con la pubblicazione della determinazione conclusiva sull’Albo pretorio e sui canali ufficiali di Rfi si conclude così una procedura lunga e complessa, caratterizzata dal coordinamento tra amministrazioni centrali, enti territoriali e organismi tecnici.

Ora la parola passa alle strutture operative di Rfi, chiamate a trasformare il progetto in cantiere. Per Amantea si tratta di un intervento atteso da anni, destinato a incidere concretamente sulla qualità della vita dei residenti delle aree prossime alla ferrovia, riducendo l’impatto del rumore e restituendo maggiore vivibilità a un tratto urbano attraversato quotidianamente da un intenso traffico ferroviario.


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