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Usava i documenti del fratello defunto per evadere i controlli, scoperto dai carabinieri

  • Immagine del redattore: miocomune.tv
    miocomune.tv
  • 7 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Reggio Calabria. Usava i documenti del fratello defunto per evadere i controlli, scoperto grazie alla conoscenza del territorio dei carabinieri


Carabinieri Reggio Calabria

Reggio Calabria, 7 febbraio 2025 - Con i documenti del fratello defunto evadeva i controlli, scoperto dai carabinieri. È iniziata come una routine: un controllo alla circolazione stradale. Ma dietro una semplice verifica, si è celato un inganno che ha messo in luce l'impegno e la competenza dei carabinieri della Stazione di Scilla (RC) e di Calanna (RC).


I fatti

In una mattina dei primi giorni di gennaio, i militari della stazione di Scilla hanno fermato un’autovettura, come accade ogni giorno lungo le strade della zona. La procedura era quella di sempre: identificare il conducente e verificare i documenti. Ma qualcosa non quadrava nonostante il volto raffigurato nella patente di guida mostrata assomigliava molto al conducente.

A quel punto, i Carabinieri hanno chiesto l'intervento della Stazione di Calanna, poiché il soggetto fermato è residente nel territorio di competenza di quella Stazione, dando il via a una serie di accertamenti.


Le indagini

Dopo aver esaminato meglio la situazione, è emerso che la patente non apparteneva all’indagato ma al fratello defunto.

Nel giro di poco, l'indagine ha preso forma e, con il supporto dei colleghi di Calanna, è stata eseguita una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo. Lì, i carabinieri hanno scoperto qualcosa di ancor più inquietante: quattro documenti di riconoscimento, intestati al fratello defunto, che l’uomo deteneva illecitamente. Proprio nel portafoglio dell’individuo e nell’autovettura sono stati rinvenuti la patente del fratello deceduto e altri documenti di riconoscimento da utilizzare all’occorrenza.


Il risultato

Il risultato di queste indagini è stato chiaro. L’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, con l’accusa di sostituzione di persona e falsa attestazione a Pubblico Ufficiale. Le indagini sono ancora in corso, e, come da prassi, per l’indagato vige il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

Questa vicenda non è solo un esempio di come i Carabinieri riescano a risolvere casi complessi grazie alla loro esperienza, ma è anche una testimonianza della loro presenza radicata e della loro conoscenza del territorio.

Le Stazioni Carabinieri come quelle di Scilla e Calanna, infatti, sono ben più di semplici luoghi ove sporgere denunce: sono parte integrante della vita quotidiana, con un forte legame con il territorio e una capacità unica di leggere le sue dinamiche. Grazie alla conoscenza capillare del territorio e alla costante collaborazione con i cittadini, i Carabinieri riescono a intercettare i segnali di illegalità prima che possano svilupparsi in qualcosa di più grave, rispondendo con prontezza e determinazione.


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