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🌍 Tempesta solare 1-2 settembre 2025: tra scienza, tecnologia e lo spettacolo delle aurore

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  • 10 ore fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Una rara “CME cannibale” ha reso l’evento più intenso del previsto: analisi scientifica, rischi tecnologici e fascino delle aurore in Italia, la tempesta solare


Tempesta solare immagine della Nasa
L'immagine della Nasa della tempesta solare

3 settembre 2025


Tra l’1 e il 2 settembre 2025 la Terra è stata attraversata da una tempesta solare di classe G2-G3, uno degli episodi più rilevanti del Ciclo Solare 25.La causa scatenante è stata un brillamento solare di classe M2.7 che ha prodotto una CME (espulsione di massa coronale) diretta verso la Terra. Ma a renderla eccezionale è stato un fenomeno raro e poco conosciuto: la “CME cannibale”, quando un’espulsione veloce raggiunge e ingloba una più lenta, fondendosi in un’unica nube di plasma molto più potente.

Questa dinamica ha spinto il vento solare a velocità superiori ai 600 km/s, comprimendo la magnetosfera terrestre e causando effetti concreti sia sul piano tecnologico sia su quello naturale.





Effetti tecnologici: quando il Sole mette alla prova la nostra civiltà

La tempesta solare 2025 non ha causato disastri globali, ma ha messo in luce la vulnerabilità delle infrastrutture moderne:

  • Reti elettriche: le fluttuazioni del campo magnetico hanno generato correnti indotte che potevano sovraccaricare le linee ad alta tensione. Le aziende energetiche hanno attivato sistemi di sicurezza per prevenire blackout estesi.

  • Satelliti e GPS: l’aumento dell’attrito atmosferico ha costretto a manovre di correzione, mentre i segnali di navigazione hanno subito disturbi, con errori temporanei nelle geolocalizzazioni.

  • Comunicazioni radio e settore aereo: i collegamenti in alta frequenza (HF), cruciali per rotte transcontinentali e voli polari, hanno registrato interruzioni. Alcuni voli hanno dovuto modificare le rotte.

Sebbene non si sia trattato di un “evento estremo” di livello G5, la tempesta ha ribadito quanto sia fragile un mondo che dipende da satelliti, GPS e reti digitali.




Il lato spettacolare: aurore visibili anche in Italia

Se la parte tecnologica ha preoccupato ingegneri e operatori, quella naturale ha lasciato milioni di persone senza fiato.L’intensità della tempesta ha infatti spinto l’ovale aurorale verso latitudini insolitamente basse.

Le aurore sono state avvistate:

  • negli Stati Uniti, fino a New York e Pennsylvania;

  • in Europa, con segnalazioni da Germania, Regno Unito, Slovacchia;

  • e, in maniera eccezionale, anche in Italia, soprattutto al Nord, con cieli tinti di verde e viola.

Per molti italiani è stato un momento storico, paragonabile alla tempesta del maggio 2024, quando l’aurora boreale fu visibile in più città del Nord.


Aurora boreale e tempesta solare

Una prospettiva storica: da Carrington al presente

Per comprendere l’importanza della tempesta solare 2025, gli scienziati l’hanno confrontata con altri eventi storici:

  • Evento di Carrington (1859): la più grande tempesta solare mai registrata (classe G5), che incendiò linee telegrafiche e illuminò i cieli fino ai Caraibi.

  • Tempesta di maggio 2024: il primo evento G5 del Ciclo 25, che regalò aurore visibili in gran parte dell’Europa e del Nord America.

Rispetto a questi episodi, la tempesta di settembre 2025 è stata moderata, ma significativa perché ha mostrato quanto anche eventi di media intensità possano avere impatti concreti sul nostro modo di vivere.





Perché monitorare il Sole è fondamentale

Il Ciclo Solare 25 è entrato nella sua fase di massima attività, prevista proprio tra il 2025 e il 2026. Questo significa che eventi simili – o anche più intensi – potrebbero ripetersi con frequenza maggiore.

Le agenzie spaziali come NASA e NOAA hanno un ruolo cruciale nel monitoraggio e nel fornire allarmi preventivi agli operatori di infrastrutture critiche. La ricerca sulla meteorologia spaziale è oggi considerata parte integrante della sicurezza globale, al pari della previsione dei terremoti o degli uragani.



Tra scienza e meraviglia

La tempesta solare 2025 resterà negli annali non tanto per i danni, quanto per il suo duplice volto:

  • quello scientifico e tecnologico, che ci ricorda la necessità di difendere la nostra civiltà digitale;

  • e quello emozionale e spettacolare, che ha fatto sognare milioni di persone con il balletto di luci delle aurore boreali.

Un segnale potente: il Sole, con la sua energia, resta il protagonista assoluto della nostra esistenza.





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