🐢 Luciana torna libera nel mare di Amantea: salvata la tartaruga simbolo di rinascita
- miocomune.tv
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Rilasciata in mare ad Amantea una Caretta caretta curata dal Centro M.A.R.E. Calabria: commozione e applausi sulla spiaggia

Amantea, 24 luglio 2025 – Un’onda di emozione ha travolto la spiaggia di Amantea quando “Luciana”, una tartaruga Caretta caretta di 52 chilogrammi, ha fatto ritorno al mare tra gli applausi e la commozione di adulti e bambini. L’evento, che si è svolto nella mattinata di ieri, è il lieto fine di una delicata operazione di soccorso, cura e riabilitazione durata settimane.
Luciana era stata recuperata lo scorso 6 giugno in condizioni critiche dalla nave Gregoretti della Guardia Costiera, proprio nei pressi del litorale tirrenico. Presentava un quadro clinico complesso: sensorio depresso, emorragie e un lungo filo di nylon che fuoriusciva dalla bocca. A salvarla è stato il Centro Recupero Tartarughe Marine M.A.R.E. Calabria di Montepaone, in provincia di Catanzaro, diretto dalla dottoressa Antonella Giglio.
Durante il ricovero, i veterinari hanno effettuato un delicato intervento chirurgico per rimuovere un amo da pesca, metri di filo di nylon e persino una busta di plastica nera ingerita dall’animale: un drammatico segnale dell’impatto dell’inquinamento marino sulla fauna.
Il rilascio in mare di Luciana non è stato solo un’azione scientifica, ma anche un momento educativo. Centinaia di bambini delle colonie estive e numerosi turisti hanno assistito con meraviglia al suo ritorno tra le onde. Il gesto ha voluto rafforzare il legame tra comunità e natura, in un momento in cui le tartarughe Caretta caretta stanno tornando a nidificare lungo le coste calabresi.
Presenti all’iniziativa le autorità della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia e Amantea, l’Asp di Cosenza con i dottori Callea e Fuoco, oltre alle referenti scientifiche del Centro M.A.R.E., Rory e Stefania Giglio. Tutto si è svolto nel rispetto delle normative regionali, con accesso controllato alla zona di rilascio.
La vicenda di Luciana è un esempio virtuoso di cooperazione tra istituzioni, professionisti e volontari. La Guardia Costiera, la sanità pubblica e i centri specializzati hanno dimostrato come un’azione sinergica possa fare la differenza nella tutela della biodiversità marina.

Il Centro M.A.R.E. ha espresso pubblicamente gratitudine a tutte le realtà coinvolte, sottolineando l’alto valore biologico, etico e educativo dell’operazione. Luciana è ora libera, ma la sua storia lancia un messaggio potente: ogni rifiuto abbandonato in mare può trasformarsi in una minaccia mortale per le creature che lo abitano.
Con il suo lento ma deciso tuffo nel mar Tirreno, Luciana ha lasciato un segno indelebile non solo nell’acqua, ma nel cuore di chi ha avuto il privilegio di assistere a questa rinascita.
"Buona vita, compagna di onde. Che la tua rotta sia lunga e sicura."
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