Sequestro d’urgenza del depuratore di Verbicaro: indagini per reati ambientali
- miocomune.tv
- 3 giorni fa
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La Procura di Paola blocca il depuratore a Verbicaro per gravi carenze gestionali e strutturali: ipotizzati scarichi non depurati in torrenti, fiume e mare

9 agosto 2025
VERBICARO – La Procura della Repubblica di Paola, guidata dal Procuratore Capo Domenico Fiordalisi, ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza del depuratore delle acque reflue urbane di Verbicaro, situato con scarico nel Torrente San Pietro, affluente del Fiume Abatemarco.
Il provvedimento arriva a seguito di un’attività d’indagine che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati del legale rappresentante della società di gestione dell’impianto.
Le accuse e i reati ipotizzati
Secondo quanto emerso, i reati ipotizzati fanno riferimento a due reati previsti. dal codice penale:
omesso trattamento dei reflui fognari cittadini, con scarico non depurato e contenente materiali solidi di origine fecale prima nel Torrente San Pietro, poi nel Fiume Abatemarco e infine in mare.
deterioramento significativo e misurabile delle acque fluviali e marine, in violazione delle norme a tutela dell’ambiente.
Le indagini tecniche
Sopralluoghi e consulenze specialistiche hanno evidenziato presunte gravi carenze strutturali e gestionali nell’impianto di depurazione, tali da compromettere la qualità e l’efficacia del processo depurativo.
Le analisi avrebbero rilevato un quadro preoccupante di compromissione ambientale, con rischi concreti per la salute pubblica e la sicurezza dei bagnanti, aggravati dal periodo estivo di maggiore affluenza turistica.
Perché il sequestro era urgente
Il sequestro d’urgenza è stato disposto per impedire l’aggravarsi del danno ambientale e prevenire ulteriori rischi, evitando che la disponibilità dell’impianto da parte dell’indagato potesse prolungare o peggiorare la situazione.
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