Scuolabus a Diamante, rincari fino al 40 per cento
"Si dicono vicini alle famiglie, ma poi gli mettono le mani in tasca”: questo sostiene il gruppo di minoranza liberamente sui rincari per il servizio scuolabus a Diamante

Diamante, 8 febbraio 2025 – Rincari che raggiungono anche il 40%; il servizio scuolabus a Diamante è impopolare e lo dimostra il gruppo di minoranza “LiberaMente” con dati alla mano.
Un'amministrazione che, secondo la minoranza “naviga a vista, senza rotta” e che mette le mani in tasca alle famiglie. No c'è “programmazione” e né “organizzazione” secondo il gruppo di minoranza che critica l'assessore all'istruzione indicandolo come “assessore alla pubblica distruzione”.
Mani in tasca alle famiglie
“E' bastato andare venerdì nell’ufficio preposto a visionare determine e delibere – spiegano i consiglieri di Liberamente - per far sì che l’esecutivo si riunisse in fretta e furia per emanare quel ridicolo e misero provvedimento di delibera di contributo economico per i nuclei familiari residenti con Isee inferiore a 12.000 euro, per il trasporto e refezione scolastica. Il perché sia 'ridicolo' il provvedimento è presto detto in quanto un’amministrazione che si dichiara vicina alle famiglie, come amano definirsi i componenti la maggioranza, nella realtà ha messo le mani nelle loro tasche per come dicono gli atti”.
Le tariffe
Fino al 31.12.2024, la tariffa di andata e ritorno scuolabus era di 30,00€ euro per singolo alunno Ora si è passati a 35,00 euro + 16,7%
La tariffa arrivava a 40,00 euro per 2 alunni che appartengono allo stesso nucleo familiare. Ora si è passati a 55,00 euro + 37,5%
La tariffa arrivava a 50,00 euro per 3 alunni facenti parte dello stesso nucleo familiare. Ora sono diventati 70,00 euro + 40%.
C'è di più
Fino al 31 dicembre era consentito al genitore di pagare anche soltanto una corsa, andata o ritorno; un vantaggio concesso a chi, per problemi organizzativi familiari, aveva questa esigenza. “Questa condizione – evidenziano dalla minoranza - oggi viene preclusa ai genitori, obbligandoli a pagare anche per la singola corsa il corrispettivo per entrambe (andata e ritorno) anche se non se ne usufruisce. Pertanto, una famiglia che prima pagava 15,00 euro per singolo alunno, oggi ne dovrà pagare 35,00 euro (+ 134%); chi pagava 20,00 euro per 2 alunni, oggi dovrà pagare 55,00 euro, (+ 175%); chi invece pagava 25,00 euro per 3 alunni, oggi si troverà a dover pagare 70,00 euro (+ 180%). Oggettivamente una decisione veramente da follia politica”.
La critica
“A nulla sono serviti, e a nulla servono – prosegue la minoranza - i tentativi di spiegazioni a dir poco grottesche relative al fatto che l’ente è 'strutturalmente deficitario' e che quindi è tenuto a coprire i costi di gestione dei servizi a domanda individuale in misura non inferiore al 36%, perché basterebbe trovare delle vere forme di finanziamento della spesa e non un po’ di fumo negli occhi, magari riducendo qualche “sportello” o qualche “progetto sperimentale”, utile solo ad amici ed amici degli amici. La soluzione è servita! La giustificazione, inoltre, non regge, tenuto conto che anche l’anno scorso l’Ente era “strutturalmente deficitario” eppure le tariffe erano più basse (per come già descritto); si poteva fare l’abbonamento anche per una sola corsa; e inoltre non pagavamo circa 15.000 euro in più per l’appalto del servizio. Eppure il servizio è stato erogato con spese minori per le famiglie, cosa è cambiato?”
Il commento di LiberaMente
“La verità è che dopo tutti i patti pre-elettorali non rispettati, come stiamo apprendendo da chi quell’esperienza l’ha vissuta dall’interno, adesso a “pagare” (in tutti i sensi) tocca ai genitori che si sono visti aumentare la tariffa del trasporto scolastico ed ancora peggio si sono visti obbligare il pagamento sia della tratta di andata che di ritorno, anche se ne viene utilizzata una sola.
Valuteremo nelle sedi opportune se questo ha i crismi della legittimità, ma sicuramente è vergognoso. Un comportamento proprio di un’Amministrazione che utilizza i soldi per aprire “sportelli” in cui mettere qualche supporters e vessa il cittadino chiedendogli il pagamento anche di servizi che non utilizza”.
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