Buonvicino, prosegue lo scontro istituzionale: la minoranza attacca ancora il sindaco
- miocomune.tv
- 5 lug
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Il gruppo consiliare "Buonvicino nel Cuore" denuncia l'amministrazione per la mancata risposta a interrogazioni formali e l'utilizzo politico dei social istituzionali

Buonvicino, 5 luglio 2025 – È scontro aperto tra maggioranza e opposizione nel comune collinare del Tirreno cosentino. Dopo le recenti dichiarazioni della sindaca Angelina Barbiero, arriva una dura replica del gruppo consiliare di minoranza Buonvicino nel Cuore, guidato da Fioravante Magurno. Al centro del dibattito, ancora una volta, le modalità di comunicazione istituzionale e la gestione delle istanze protocollate dalla minoranza.
Secondo quanto riportato nella nota inviata al primo cittadino e per conoscenza ai consiglieri di maggioranza, la sindaca avrebbe ridotto a semplici "segnalazioni" atti che, secondo l’opposizione, sono in realtà "interrogazioni formali", quindi soggette a obbligo di risposta, come previsto dal Testo unico degli enti locali.
"La risposta del sindaco – si legge nella nota – evidenzia una totale mancanza di consapevolezza istituzionale, ritenendo non dovuto il riscontro a una richiesta trasmessa via Pec, canale ufficiale dell’ente".
"Ciò che il sindaco liquida come una segnalazione, è in realtà un atto di sindacato ispettivo, previsto e tutelato dall’ordinamento. L’omissione o il ritardo nel rispondere configura una violazione normativa e un vulnus al principio di trasparenza democratica".
La minoranza, che si dice pronta a coinvolgere anche il prefetto, richiama l’attenzione sulle istanze trasmesse nelle comunicazioni del 9 e 13 maggio, relative a sicurezza stradale e abbandono di rifiuti pericolosi. Temi importanti su cui, secondo il gruppo, l'amministrazione avrebbe mostrato "superficialità" e un "silenzio assordante", preferendo invece affidare le risposte a comunicazioni via social.
Un comportamento ritenuto inaccettabile, che porta la minoranza a sollevare un’altra critica sostanziale, stavolta legata all’utilizzo della pagina Facebook istituzionale.
"Lancio di attacchi politici all’opposizione", denunciano i consiglieri, che accusano il sindaco di utilizzare "un canale pubblico per comunicazioni che definisce 'prive di valenza istituzionale e in violazione della legge 150/2000 sulla comunicazione pubblica'".
Nel merito delle accuse rivolte al gruppo Buonvicino nel Cuore dalla sindaca – tra cui "irresponsabilità" e "danneggiare l’immagine del paese" – la risposta è altrettanto netta.
"Si tratta di una falsificazione dell’evidenza. La messa in mora che abbiamo inviato è un atto previsto dal nostro ordinamento, non un gesto provocatorio. Le nostre azioni sono sempre state trasparenti e pubbliche".
I consiglieri rigettano anche il termine "proditorio", utilizzato dalla prima cittadina per descrivere l’atteggiamento dell’opposizione.
"Semmai – si legge ancora nella missiva – è proditorio l’uso distorto di un mezzo pubblico per delegittimare chi, con serietà e senso di responsabilità, esercita il proprio ruolo in consiglio comunale".
Il comunicato si conclude con un appello a riconsiderare i toni e i metodi del confronto politico.
"Ci auguriamo che il sindaco abbandoni comunicazioni sensazionalistiche e vittimistiche, per ristabilire un confronto fondato sulla legge, sul rispetto reciproco e sulla verità", scrivono i consiglieri, "che chiedono un riscontro formale e scritto nel rispetto delle norme vigenti".
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