Scalea, lettera ad Occhiuto: l'alto Tirreno ha bisogno di attenzioni
Aggiornamento: 29 gen
Cristiana Covelli, comitato di cittadini di Scalea, scrive una lettera aperta al presidente Occhiuto: l'alto Tirreno ha bisogno di attenzioni
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SCALEA – 26 gen. 24 - L'alto Tirreno abbandonato da tutti ha bisogno di attenzioni; Cristiana Covelli da Scalea scrive una lettera aperta al presidente Occhiuto. Va subito al sodo la rappresentante del comitato di cittadini di Scalea: “Le ricordo che esiste, all'interno della Calabria, uno splendido territorio denominato alto Tirreno cosentino. Qui vivono calabresi che si sentono parte di una periferia abbandonata. Lei ci rassicura sulla sanità – afferma Cristiana Covelli - ma noi, se ne abbiamo necessità, non sappiamo che pesci prendere e, nell'emergenza, veniamo trasportati a svariati chilometri di distanza, con un ospedale, quello di Praia a Mare, che funzionava benissimo e serviva i sette paesi limitrofi, una nutrita schiera di cittadini, e che una sentenza ne certifica la riapertura”.
Non solo sanità, ma anche problemi di ordine pubblico nel testo della missiva: “Lei è responsabile della nostra sicurezza – scrive Covelli al presidente Occhiuto - gli ultimi fatti cruenti, che stanno intimidendo l'intero territorio, in particolare Scalea, dovrebbero preoccuparla, almeno quanto noi, e farla intervenire affinché vengano implementate le forze dell'ordine su detto territorio: la polizia stradale ha competenze Tortora/Paola, il primo commissariato è a Paola. Egregio presidente – conclude la rappresentante del comitato dei cittadini - lei ha l'onore di condurre questo meraviglioso e ostico territorio verso un futuro fatto di civiltà e ricchezza, non consenta che nessun lembo di Calabria resti indietro e, soprattutto, che nessun calabrese si senta abbandonato e perda la speranza nelle istituzioni”.
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