Scalea, maggioranza: il presidente del consiglio Bruno si schiera in una posizione critica
- miocomune.tv
- 7 giu 2024
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 10 giu 2024
La crisi di maggioranza c'è e si vede, il presidente del consiglio comunale di Scalea Bruno, con una diretta dopo l'assise informa i cittadini sulle sue determinazioni politiche

Scalea, 7 giugno 2024 – Il presidente del consiglio comunale di Scalea, Gaetano Bruno, con un intervento successivo all'assise di questa mattina, si pone in maniera critica all'interno della maggioranza, affermando che valuterà di volta in volta gli argomenti e deciderà in modo autonomo come orientarsi. Dunque, una presa di posizione che avvalora la tesi della crisi "politica" del gruppo della Nuova era che come è noto, ora, è anche ufficialmente orfano di altri due esponenti: la vicesindaca Alfano ed il consigliere Cirimele che hanno formato un gruppo a parte, quello di Italia del Meridione.
L'intervento in diretta
Ed è proprio su questo passaggio che si basa l'intervento critico del presidente del consiglio comunale Gaetano Bruno. «Ho appreso la notizia della costituzione in consiglio comunale del gruppo di Italia del Meridione con una comunicazione formale il 2 maggio scorso significa con una comunicazione che è arrivata tramite il messo comunale». Il presidente del consiglio Bruno spiega: «E' piuttosto singolare che una maggioranza consiliare debba apprendere dal segretario cittadino di un partito e tramite la stampa la notizia della formazione di un gruppo al quale fanno riferimento il vicesindaco è un consigliere di maggioranza. Se poi consideriamo che solo qualche giorno fa questo segretario si è arrogato il diritto di valutare, a seguito di un dialogo con i vertici del partito e con i consiglieri comunali, come scritto in un articolo con dichiarazioni a lui attribuite che non ha smentito, se staccare la spina o meno all'amministrazione, forse qualche domanda ce la dobbiamo porre».
Le domande
Ed ecco le domande del presidente del consiglio comunale: «La prima è: i vertici di questo partito sapevano di questa uscita pubblica e soprattutto il vicesindaco segretario provinciale dello stesso partito e il consigliere dello stesso partito sapevano di questa uscita del segretario cittadino?», le considerazioni: «Su questa vicenda è calato un silenzio imbarazzante almeno nelle ultime settimane. In ogni caso sarebbe grave e metterebbe in discussione la lealtà nei confronti della maggioranza. Se i consiglieri che oggi costituiscono il gruppo sapevano che il segretario cittadino usciva con la dichiarazione “valutiamo se staccare la spina o meno”: è grave; e se non ne sapevano nulla, è grave allo stesso modo perché i due consiglieri si dovrebbero porre una domanda sulla loro appartenenza e sulla considerazione nei loro confronti da parte del loro stesso partito; ma questi sono eventualmente problemi loro».
La costituzione del gruppo IdM
Sulla costituzione del gruppo consiliare all'interno della stessa maggioranza il presidente del consiglio Gaetano Bruno afferma: «Credo che sarebbe stato più indicato affrontare questa esigenza e qualsiasi altra questione in una riunione di maggioranza preventiva alla presentazione in carta bollata della volontà di costituire un gruppo; ma probabilmente da Cosenza e dintorni avendo sempre dimostrato di non avere grande rispetto per le periferie e questo anche grazie alla compiacenza degli attori locali hanno preferito agire così, seminando un po' di incertezza. Il vicesindaco e il consigliere hanno pensato di comunicare al sindaco, al presidente del consiglio, al segretario generale, la decisione in maniera formale ed è una libertà sacrosanta; ma a mio modo di vedere è un segnale inequivocabile di un distacco che non può essere chiamato con altro nome». Gaetano Bruno evidenzia anche come «la comunicazione non sia stata indirizzata anche al capogruppo di maggioranza, di quella stessa maggioranza nella quale il neocostituito gruppo dice di restare, ma come corpo autonomo».
"Una volontà di distacco"
E quindi: «Costituire un gruppo al di là delle indicazioni regolamentari secondo le quali si acquisiscono prerogative proprie anche nell'ambito del funzionamento del consiglio e delle commissioni – afferma Bruno - è di fatto manifestare una volontà di distacco. Perché mentre si conferma lealtà al sindaco e alla maggioranza nelle dichiarazioni, dall'altro lato ci si avvia in maniera autonoma ad aprire il dialogo a 360 gradi con la comunità, come se questa maggioranza non lo stesse facendo. Gravissimo se questo partito pensa di rimanere in una maggioranza della quale si pensa che non ci sia dialogo con la cittadinanza. Una dichiarazione questa del segretario cittadino che è arrivata a poche settimane dalle elezioni europee aprendo quindi scenari ipotetici di accordi elettorali e non politici; significa: aiutami in questa elezione, poi ti aiuto in un'altra; mentre l'accordo politico è su questioni programmatiche e magari anche con uno sguardo alle prossime amministrative come più di qualcuno ha voluto far intendere e questa è un'ottica di intendere la politica che personalmente non mi appartiene».
Motivazioni non rese note
E quindi, rispetto alla costituzione del gruppo, secondo Bruno: «Sarebbe stato opportuno una volta che è stata mandata questa nota scritta almeno rispondere alla richiesta del sindaco circa le motivazioni della scelta di costituire un gruppo autonomo che come scrivono gli stessi componenti intende distinguersi dalle altre forze politiche in campo. La necessità invece qual è stata a seguito della richiesta di motivazioni? La necessità è stata quella di comunicare all'esterno, quindi non confrontarsi con la maggioranza, ma comunicare all'esterno tramite i social i giornali la decisione anziché confrontarsi nella maggioranza nella quale si voleva rimanere».
Posizione politica da prendere autonomamente
La dichiarazione della posizione attuale: «Io prenderò posizione in base alle questioni e ai temi di carattere prettamente amministrativo e politico per quelli che sono i punti all'ordine del giorno e del consiglio comunale e non su questioni pregiudiziali di appartenenza a maggioranze o a partiti; la mia sarà una valutazione di volta in volta sui temi politici e amministrativi sempre nell'interesse della collettività».
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